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Ferdinando II di Napoli, detto Ferrandino, re comprato dal suo popolo

Il 26 giugno del 1467, nasce a Napoli re Ferdinando II.

Noto al suo popolo come Ferrandino, soprannominato anche “ primo tra tutti i Re e i Signori del Mondo“, è stato re di Napoli, ma poco meno di due anni.

Uomo di vera bellezza, d’indomito coraggio, sì che parve nato per la lotta, e tuttavia amante della cultura e della musica e, per la dolcezza dell’animo, ben diverso da suo padre, fu sovrano effettivamente amato dal popolo” – scrisse di lui Nino Cortese.

Ferdinando II di Napoli: cenni biografici

Figlio di Alfonso II di Napoli e Ippolita Maria Sforza, battezzato con i nomi Ferdinando, in onore del nonno, e Vincenzo, per devozione della madre a San Vincenzo Ferreri; ma poi chiamato affettuosamente con il diminutivo di Ferrando, per distinguerlo dal suo avo.

Sin da subito dovette dare prova di se stesso: il nonno Ferrante lo mise a capo di una spedizione militare in Abruzzo, con il titolo di luogotenente del re, con il compito di difendere i litorali dagli attacchi della flotta veneziana.

Gli anni dopo questo episodio, saranno caratterizzati dal difendere continuamente il regno dalle guerre in atto.

Dopo la morte del nonno, Ferrante, salì al trono Alfonso II, che non perse tempo e dichiarò guerra a Ludovico il Moro. Quest’ultimo farà in modo di far avanzare  Carlo VIII, che mirava al regno di Napoli.

Dunque nuovamente Ferdinando si ritrova a marciare con il suo esercito per difendere il suo regno, e sempre si dirà di lui essere un uomo rispettato e amato dal popolo e dall’esercito: ad esempio sotto minaccia di pena di morte vietava ai soldati di abusare le donne.

A differenza del padre, uomo temutissimo e odiato dai Napoletani, egli era molto amato da tutta la popolazione “per essere human et benigno re”.

Il tradimento di Ferdinando II di Napoli e la riconquista della città 

Sebbene fosse così apprezzato, ciò non gli evitò tradimenti da parte del suo popolo:

ormai stremato dalle lotte, i popoli del suo regno si coalizzarono per favorire l’avanzata francese.

Conscio ormai della situazione, decise di abbandonare Napoli per andare a rifugiarsi ad Ischia.

I francesi entrarono a Napoli il 22 febbraio 1495, Carlo VIII chiese di incontrare il monarca napoletano, offrendogli anche dei possedimenti in Francia, ma a patto che non avanzasse più nessuna pretesa su NAPOLI.

Ovviamente quest’ultimo non accettò, è destino volle che Carlo non seppe guadagnarsi la fedeltà del popolo, infatti non passò molto prima che Ferrandino si organizzasse per un nuovo colpo.

Ferrandino si unì a suo cugino, Ferdinando II d’Aragona, che gli offrì sostegno per la riconquista del regno di Napoli.
Insieme affrontarono l’esercito francese nella famosa “ battaglia della Seminara”, era il 28 giugno.

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Malgrado la vittoria però delle truppe francesi e svizzere, Ferrandino, grazie alla lealtà del popolino, fu presto in grado di riprendersi Napoli.

Si dice che il giovane Ferrandino venne accolto dalla popolazione festante, con grandissime grida di gioia, mentre le donne lo ricoprivano di fiori, altre che invece corsero per abbracciarlo e per asciugargli il sudore dal volto.

La morte 

Finalmente riconquista la sua amata Napoli, dopo che si fu anche sposato con sua zia, Giovannella, nipote del re di Spagna; egli passo gli ultimi tempi di vita trasportandosi gli strascichi delle battaglie.

Morì nella sua casa natale, Castel Capuano, il 7 ottobre 1496, compianto negli anni dal suo popolo.