Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni uccisa dalla madre, è stata uccisa con almeno 11 coltellate. Questo sono i primi risultati appresi dalla Procura sull’autopsia effettuata nella giornata di ieri presso l’ospedale Cannizzaro a Catania. “I colpi sono stati inferti con un’arma compatibile con un coltello da cucina e che sono più di undici”, ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Come confermato dagli inquirenti l’arma non è stata ancora trovata.
Un solo colpo, aggiunge il procuratore, è stato letale “perché ha reciso i vasi arteriosi dell’arteria succlavia, ma la morte non è stata immediata. Il decesso è intervenuto dopo più di un’ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13″.
Questo fattore ha sollevato un’ulteriore ipotesi, secondo cui la bambina vi sarebbe la possibilità che la piccola sia stata sepolta ancora viva nei campi dove è stata successivamente ritrovata. Sospetti che al momento è complesso provare, essendoci ancora carenza di elementi.
Dopo l’omicidio il corpo della bambina è stato svestito e chiuso in sacchi neri di plastica ricoperti da un mucchio di terreno.
Caso Elena Del Pozzo, confermato il fermo per Martina Patti
Sempre ieri, il Gip di Catania, Daniela Monaco, ha convalidato il fermo dalla Procura per Martina Patti, 23 anni, ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. La donna ha infatti ribadito, di aver agito da sola e di aver occultato il cadavere nel campo di Mascalucia, poco distante dall’abitazione dove viveva con la figlia. É