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Neapolis tempio dei giochi Isolimpici: la storia

Neapolis tempio dei giochi Isolimpici: la storia

Non tutti sanno che Napoli fu l’unica città di Occidente ad avere il privilegio di celebrare i giochi italici in onore di Roma e di Augusto. I giochi di cui si parla sono detti Isolimpici, perché pari per tipologia delle gare e periodicità ai – più noti – giochi Olimpici.

Neapolis tempio dei giochi Isolimpici: la storia

I giochi Isolimpici furono istituiti a Napoli nel II d.C. circa in onore dell’Imperatore Augusto. Si racconta che l’imperatore era accorso in aiuto alla città, dopo un grave terremoto. Per questo motivo, la città decise di omaggiarlo con la costruzione del Tempio dei giochi Isolimpici, dedicato al culto dei giochi suddetti.
Inoltre, il privilegio di ospitare questi giochi fu dovuto al fatto che Neapolis, durante il generale decadimento dell’ellenismo della Magna Grecia e della Sicilia, conservava intatti i valori Ellenici e dunque era considerata la metropoli dell’ellenismo d’occidente nella prima età dell’Impero.

Neapolis tempio dei giochi Isolimpici: i giochi

I giochi Isolimpici si svolgevano con cadenza quadriennale e duravano circa cinque giorni. I giochi comprendevano specialità atletiche e ippiche. Secondo i ritrovamenti nell’area di via Duomo a Napoli, le specialità atletiche comprendevano: la corsa; il salto in lungo; il giavellotto; il disco; la lotta e il pugilato. Inoltre, le gare a cavallo comprendevano le corse con puledro o cavallo da sella. Tuttavia, la particolarità dei giochi di Neapolis, a differenza di quelli di Olimpia era quella di prevedere, oltre alle gare atletiche ed equestri, anche gare di recitazione e di canto.

Neapolis tempio dei giochi Isolimpici: il tempio

Il tempio dei giochi Isolimpici fu costruito proprio in occasione della celebrazione dei giochi Isolimpici, oltre che per ringraziare l’imperatore Augusto per il suo operato. Il tempio si trovava in prossimità dell’antica linea di costa di Napoli antica e nel pieno centro del versante sud-occidentale della città.

Il tempio è stato poi sotterrato e ricoperto dalle costruzioni edili di epoche successive. La sua riscoperta è dovuta agli scavi realizzati per la costruzione della stazione Duomo, della metropolitana di Napoli. Ciò che ha permesso agli esperti di identificare la natura del tempio è stato proprio il ritrovamento di alcune lapidi con gli elenchi dei vincitori dei giochi Isolimpici.

Nel progetto della stazione affidato all’architetto Massimiliano Fuksas, sono stati integrati numerosi reperti del tempio dei giochi Isolimpici, ritrovati durante gli scavi.