Morte Elena Del Pozzo: Emergono nuovi drammatici dettagli dall’interrogatorio di garanzia a Martina Patti.
Secondo quanto ha rivelato la donna, accusata di omicidio, Martina Patti avrebbe condotto la figlia nel campo dove è stato ritrovato il cadavere, prendendola con l’inganno. Le ha raccontato che avrebbero giocato e trascorso qualche ora insieme, solo loro due e invece l’epilogo è stato tutt’altro.
Come hanno confermato i video di una telecamera di video sorveglianza che inquadra la villetta di villetta di via Euclide, a Mascalucia, la donna sarebbe uscita in auto, una Fiat 500. Nel bagagliaio c’erano sacchi neri e attrezzi da giardinaggio, tra i quali una pala acquistata qualche giorno prima.
Uno dei sacchi della spazzatura è stato usato sulla testa della piccola Elena, e subito dopo la donna – con fredda lucidità – come sostiene l’accusa, ha accoltellato alle spalle la figlia.
Emergono dettagli raccapriccianti, secondo i quali, come ribadisce la donna, avrebbe fatto tutto da sola, nessun complice ad aiutarla.
Dopo aver colpito ripetutamente la bambina, anche con una zappa, La Patti avrebbe scavato una fossa per nascondere il cadavere, ma la buca era troppo piccola per contenere il corpicino di Elena.
A quel punto, con foga e veemenza, Martina Patti, madre della bambina, si sarebbe “accanita” ulteriormente sul corpo ormai esanime, per far nasconderlo bene. Una forza incontrollabile che ha spezzato il collo alla bambina.
Morte Elena Del Pozzo: la mamma le ha spezzato il collo per occultare il corpo
La Procura, data anche la drammaticità degli elementi che stanno emergendo, e la gravità del caso, ha disposto un accertamento tossicologico sul corpo di Elena, poiché una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è che la piccola possa esser stata sedata e poi uccisa.
È straziante l’esito dell’autopsia effettuata dal medico legale Giuseppe Ragazzi. Dai primi accertamenti effettuati lunedì, erano già emersi dettagli raccapriccianti; la piccola Elena è stata colpita probabilmente con sette colpi: al collo, all’orecchio, alla spalla, in quel campo dove avrebbe dovuto giocare seriamente insieme alla sua mamma.
Sono ancora tanti i “non ricordo” e le incongruenze da sciogliere, per ora, una cosa è certa: Martina Patti ha agito con spietata lucidità e con un atteggiamento definito “glaciale”.
Ha ucciso sua figlia, probabilmente perchè gelosa del rapporto che la bimba aveva col papà e con la nuova compagna dell’uomo, ha inscenato un rapimento e ne ha occultato il cadavere, spezzando il collo alla povera bambina.