“Una famiglia felice, eravamo una famiglia felice“: il giovane diciassettenne, figlio adottivo di Filomena Galeone, è tornato a parlare. Il ragazzo è attualmente rinchiuso in carcere dopo le accuse per l’omicidio della madre, psichiatra Asl e residente nel pieno centro storico di Napoli, intorno Via Mezzocannone. Lo scontro è avvenuto tra il ragazzo e la madre per motivi davvero futili mentre il padre era fuori.
E’ accaduto tutto nella serata di Mercoledi’ 15 Giugno. Il ragazzo è uscito di casa sporco di sangue ed abbastanza scosso, inizialmente accusando la madre di averlo pugnalato e poi protagonista ore dopo del cambio versione. Una situazione incredibile legata ad una discussione sulla Playstation, una lite assurda che è costata la vita alla donna.
Omicidio Mezzocannone, le prime reazioni del padre
Secondo tutti i conoscenti erano una famiglia molto unita, due genitori che volevano molto bene al figlio adottivo. Lui, pentito dal carcere minorile dove attualmente risiede, ha dichiarato: “Non volevo, sono pentito, non volevo ucciderla, ho distrutto una famiglia felice… perché noi eravamo felici”.
Nelle ultime ore è arrivata anche la prima reazione del papà del ragazzo, marito di Filomena Galeone. L’uomo non era in casa al momento dell’omicidio, ma ha voluto ribadire la propria vicinanza al ragazzo; l’uomo, attraverso gli avvocati, ha inviato poche parole al figlio: “Papà ti vuole bene, ti sarò sempre vicino”. Una reazione umana e che testimonia, nonostante tutto, l’affetto nei confronti del ragazzo.