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Cultura e fame di soldi, come scardinare i soliti noti

Con la cultura non si mangia, questo ormai è certo, ma perchè? Perchè a fare la fame sono sempre le solite persone e di libri, cultura e progresso non si parla. La cultura è messa lì a tacere, solo le persone già note sono destinate a fare carriera.

Sono i proprietari di brand culturali ormai famosi a continuare a prendere soldi. Vecchi contenuti che vengono presi, trasformati, manipolati e riproposti in tutte le salse. Anche i contenuti, quelli dei giornali più famosi sono condivisi centinaia di volte da vari utenti, e commentati svariate volte.

Molti articoli culturali girano e vengono condivisi, ma ecco che solo le notizie più “cool” e in voga vengono condivise e vengono prese in considerazione, girando tra la gente e diventando virali.

Da anni la frase “Con la cultura non si mangia” risuona nel dibattito pubblico, ma forse non è mai stata così vera come oggi. Una volta per creare un prodotto culturale che raggiungesse e attivasse un buon pubblico bastava un articolo ben scritto, oggi è necessaria una comunicazione e un video professionale. Se una volta per sperare di poter vivere di  cultura bastava scrivere un romanzo, oggi ci vuole una serie TV o una produzione video.

Per poter essere attivi culturalmente bisogna continuare a creare contenuti coinvolgenti ed efficaci, quindi ciò vuol dire un lavoro di ricerca, scrittura, post-produzione e marketing.  LA continua produzione di contenuti culturali ha varie implicazioni. Forse la più sorprendente è il favorire i vecchi contenuti.

Non esiste un momento in cui i contenuti culturali di successo generano un impatto culturale scarso. Oggi chi arriva al successo di pubblico deve raccogliere risultati ingenti e immediati, spesso su piccoli pubblici di test o nella prima limitata edizione, altrimenti si viene accantonati.

Tutto ciò significa anche che i soldi veri finiscono sempre ai soliti noti: chi detiene i brand culturali di successo decennale che vengono presi, trasformati , manipolati e riproposti in tutte le salse; oppure quelle sempre meno numerose celebrità di lungo corso che appena associano il loro nome a un prodotto culturale ne decretano l’immediato successo.