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Cultura dell’informazione, come avviene nel xxi secolo la digitalizzazione

Ormai è diventato di uso comune promuovere la digitalizzazione del patrimonio culturale, ma nel 2022 bisognerà impegnarsi a far si che la cultura dell’informazione raggiunga tutte le fette della società e tutte le fasce di età.

Dopo la crisi pandemica l’UE, l’Unione Europea, ha dato il via ad un rilancio di obiettivi condivisi e strategici che dovranno puntare alla digitalizzazione, all’ innovazione, alla transizione ecologica e all’ inclusione sociale.

Digitalizzazione, informazione, innovazione, competitività e cultura, supportano quella che viene definita transizione digitale dell’Italia. Si prevede l’investimento economico per rilanciare settori come quello del turismo e della cultura. Campi e movimenti d’azione sono la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e turistico.

Per la cultura, soprattutto, si interverrà per promuovere i processi di apprendimento di competenze e migliorare le competenze esistenti degli operatori culturali; inoltre per sostenere l’evoluzione dell’industria culturale e creativa si darà come obiettivo quello di organizzare e conservare il patrimonio culturale, garantendo il fruire e la nascita di nuovi servizi culturali digitali e creare nuovi elementi innovativi.

Gli investimenti economici e non solo, per la digitalizzazione del patrimonio culturale, favoriranno l’accessibilità e lo sviluppo di nuovi servizi. Si potranno sviluppare la digitalizzazione dei musei, degli archivi, delle biblioteche e dei luoghi della cultura, così da consentire a cittadini e operatori culturali di esplorare nuove forme di fruizione del patrimonio culturale.

Si allargano così i temi della proprietà intellettuale e dei beni culturali nonché il patrimonio artistico; proprio con la legge sul diritto d’autore e gli altri diritti correlati al mercato digitale.

Il rapporto tra la digitalizzazione del patrimonio culturale e il diritto d’autore, può essere preso in esame per alcune novità, ovvero delle eccezioni al diritto d’autore a favore degli istituti di tutela del patrimonio artistico e culturale e delle opere d’arte visive cedute al pubblico dominio.

La rivoluzione del digitale ormai in questo secolo con la cultura dell’informazione è diventata molto importante per tutti gli strati della società ”.