Il 16 maggio 1536 Anna Bolena veniva decapitata per ordine di suo marito Enrico VIII.
Anna Bolena è la protagonista di uno degli scandali per adulterio più famosi della storia, nonché madre della più famosa sovrana d’Inghilterra, Elisabetta I.
A causa della sua relazione clandestina con il re di Inghilterra, avverrà quello che viene chiamato “ lo scisma anglicano”, una brusca interruzione di rapporti con la chiesa dell’epoca.
La figura di Anna Bolena alla corte inglese
Anna Bolena aveva origini di alto lignaggio:suo padre era un conte, mentre sua madre era figlia di un duca. Ella poteva vantare anche l’appartenenza alla famiglia Howard, una delle famiglie più importanti del regno, che affondava le proprie origini direttamente con il re Edoardo I.
Anna Bolena fu sempre descritta come donna intelligente, impeccabile nelle arti musicali, orgogliosa ecc.
Anna venne descritta anche come donna molto affascinante, ragion per cui il re Enrico VIII si innamorò perdutamente della gentildonna. All’epoca, Anna Bolena era la dama di compagnia proprio della moglie del re: Caterina D’Aragona.
Quest’ultima, aveva sposato Enrico VIII per via di un accordo tra Spagna e Inghilterra. Il problema principale della coppia però, fu che la regina non riusciva a concepire un maschio: aveva avuto diversi aborti e due figli morti nei primi momenti di vita, fino a quando non diede alla luce una femmina, Maria.
Enrico VIII, come ogni re dell’epoca, era ossessionato dal creare un erede maschio per il trono, dato che allora solo i maschi potevano accedere alle cariche così importanti.
È in questo contesto di crisi che entrò Anna Bolena. Il re comincio a corteggiarla, e ben presto decise addirittura di sposarla, in modo da concepire un figlio maschio che non fosse illegittimo.
La rottura con la chiesa
Quando Enrico VIII chiese il benestare della chiesa per poter sposare Anna Bolena, e chiedere quindi il divorzio dalla prima moglie, ovviamente la chiesta rifiutò.
C’era stato però un momento in cui, il papà stava pensando di accettare la richiesta del re inglese, ma si intromise Carlo V.
Egli era capo del Sacro Romano Impero, figlio della sorella di Caterina, e per questo voleva difendere gli interessi spagnoli, bloccò quindi la decisione del Papa.
Il re decise di fare di testa propria, decise, da solo, che il suo primo matrimonio poteva essere annullato e, il 25 gennaio 1533, sposò Anna Bolena.
Nel mese di luglio arrivò la scomunica dalla Santa Sede, e il re per reazione, fondò la Chiesa anglicana.
La fine di Anna Bolena
Appena tre anni dopo il matrimonio, il re cominciò a lamentarsi anche della sua nuova moglie.
Enrico iniziò a diventare insofferente, poiché anche Anna neppure era riuscita a dargli un erede maschio.
Il re iniziò a corteggiare una nobile della corte, Jane Seymour.
Per liberarsi di Anna, il re la fece accusare di stregoneria per farsi sposare, di tradire il marito con altri uomini, di essere colpevole di incesto e di ingiuria nei confronti del re e di aver cospirato per cercare di ucciderlo.
Anna venne condannata a morte dalla corte, era il 19 maggio 1536, insieme agli uomini accusati di essere suoi amanti.
Prima di morire perdonò chi l’aveva condannata a morte e pregò per il marito. Secondo una leggenda, il suo fantasma ancora gira per la Torre di Londra, portando la sua testa sotto il braccio.