La Galleria Umberto I di Napoli è uno dei principali simboli della città. L’edificazione ebbe inizio nel 1887 e terminó nel 1890.
Spesso paragonata alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, in realtà se ne differenzia, essendo la struttura milanese più lunga.
La Galleria è lunga circa 147 metri, alta 35 metri e larga circa 15. È costituita da quattro ingressi, che sono situati in via Santa Brigida, Via Toledo, Via San Carlo e Vico Rotto San Carlo.
L’ingresso principale è quello che dà su Via San Carlo, è proprio da lì è possibile ammirare delle suggestive e maestose statue marmoree, ognuna delle quali rappresenta una parte del mondo: Europa, Asia, Africa e America.
Il celebre edificio napoletano ospita botteghe, studi professionali, redazioni di giornali, uffici e atelier di moda.
Ecco perché come detto in apertura, essa rappresenta un polo di notevole interesse non solo culturale ma anche commerciale.
Galleria Umberto I di Napoli: storia, cultura e tradizione
Un “gioiello” in ferro e vetro, che richiama le suggestioni eclettiche proprie dell’Ottocento.
Infatti, proprio la costruzione della Galleria, rientrava in quel maestoso ed importante processo di rinnovamento urbano, a partire dall’Ottocento.
La legge per il risanamento dell’area urbana, approvata nel 1885 era volto a riqualificare la zona, donandole anzitutto un aspetto decoroso e soprattutto finalizzato a dare autenticità alla struttura che oggi è tra le più note e visitate. Quando venne eretta, la Galleria Umberto I fu un’autentica rivoluzione e divenne il lussuoso spazio di moda ed eleganza.
Decorata con suggestivi affreschi che rappresentano sia i continenti, le quattro stagioni e alcune divinità classiche.
Ma non finisce qui…
L’interno è un trionfo di stucchi e decori Liberty, contraddistinti dall’eleganza dello stile Neorinascimentale.
La grandezza e la bellezza storico-artistica della Galleria è anche “nascosta”.
Al di sotto della cupola infatti, si trovano molti mosaici, circa una ventina firmati dalla ditta Padoan diVenezia, che li realizzò nel 1952 a sostituzione degli originali danneggiati dal calpestio e dalla guerra. I bombardamenti provocarono la distruzione di tutte le coperture in vetro.
Visitare la Galleria Umberto di Napoli sarà un’esperienza unica, una passeggiata tra l’eleganza del XIX secolo scoprendo arte, storia e shopping. Calpestare – quel – pavimento policromo, ammirare le lunette al di sopra degli archi di ingresso, scorgere sul tamburo della Cupola, La stella di Davide (riferimento massonico) e soprattutto giungere al centro della Galleria dove si trova una meravigliosa bussola con i punti cardinali circondata dalla raffigurazione dei segni zodiacali, sarà un’esperienza unica.
Ricordiamo che l’ottagono centrale, che misura oltre 36 metri di larghezza, è coperto da una cupola opera dell’ingegnere Francesco Paolo Boubée, autore di tutta la copertura.
La Galleria Umberto I è da considerarsi come una delle più tipiche realizzazioni di architettura umbertina, che non smette mai di sorprendere e che ad ogni sguardo dona pulsioni al cuore.