Il gruppo per i diritti umani Crimean Human Rights Group denuncia che l’esercito russo ha portato via con la forza da Mariupol 150 bambini, 100 dei quali erano in ospedale perché malati e feriti. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, citato dalla stessa Ukrinform, la maggior parte dei bambini è stata portata via dagli ospedali dove si trovava senza i genitori, ma i bambini rapiti non sarebbero orfani perché “gli orfani, insieme allo staff degli orfanotrofi, sono stati evacuati da Mariupol il 24 e 25 febbraio”.
150 bambini portati via dalle forze russe: Mariupol non si arrende
Le truppe ucraine presenti a Mariupol hanno deciso di non arrendersi e di combattere fino alla fine, ignorando la richiesta delle truppe russe. Di conseguenza Mosca ha deciso di imporre dei ”permessi di movimento” per regolare gli spostamenti nei diversi quartieri della città. Lo ha detto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, condividendo una foto nella quale si vede una fila di persone in attesa di ottenere questi permessi. “Centinaia di cittadini devono fare la fila per ottenere un pass, senza il quale la prossima settimana sarà impossibile non solo spostarsi tra i quartieri della città, ma anche scendere in strada”, ha affermato Andriushchenko.
Intanto le forze russe pianificano un’operazione sotto falsa bandiera a Kherson, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhy Bratchuk, ha dichiarato su Telegram che le forze russe stanno pianificando di sparare su Kherson e di accusare falsamente l’esercito ucraino. L’intenzione di Mosca, secondo Bratchuk, e’ quella di utilizzare l’operazione per giustificare il “salvataggio della citta’” attraverso un referendum.