Sud e rilancio a braccetto con i soldi del Pnrr. Questo l’obiettivo che prova a centrare il ministro Mara Carfagna. Particolarmente attiva in questi giorni nei quali c’è un gran lavoro da fare sulla divisione dei fondi in arrivo.
“La stima delle risorse destinate al Mezzogiorno ammonta a 86 miliardi, pari al 40,8% delle risorse allocabili territorialmente” afferma Carfagna.
Il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale non risparmia parole di encomio alla governance del Pnrr. In particolare l’obbligo normativo di destinazione di almeno il 40% delle risorse a bando alle regioni del Mezzogiorno è definito: “Un’operazione di estrema trasparenza”.
Mara Carfagna durante l’audizione dinanzi alle Commissioni riunite Politiche dell’Unione europea e Bilancio del Senato aggiunge: “Lasciatemi su questo – ha spiegato la ministra – essere molto esplicita: se non avessimo, dal primo giorno di vita dell’attuale governo, lavorato per esplicitare la “quota Sud” e i meccanismi per rispettarla, nessuno avrebbe saputo con esattezza quantificare e monitorare l’assorbimento delle risorse del Pnrr al Sud”.
Poi aggiunge: “Se oggi il Parlamento e l’opinione pubblica sono in grado di evidenziare problemi e rischi, e proporre soluzioni, questo è dovuto a questa nostra scelta di totale trasparenza”.
Il secondo obiettivo da centrare è il contrasto alla povertà educativa. “Pubblicato un bando di 50 milioni di euro ed entro la fine del 2022 saremo già in condizione di pubblicare un ulteriore bando per altri 50 milioni di euro”.
“Il primo bando ha visto 661 progetti presentati, che coinvolgono oltre cinquemila enti del Mezzogiorno”, ha concluso.