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Ue: nuove sanzioni alla Russia. Ecco le parole di Di Maio

L’Ue si riunisce domani, con il Comitato dei rappresentanti permanenti, a Bruxelles mentre l’Austria si dissocia dall’embargo. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, riferisce la linea del governo.

Ue: nuove sanzioni alla Russia. Ecco le parole di Di Maio

Il Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Ue si riunirà dopodomani a Bruxelles. Sul tavolo la discussione di un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo confermano fonti Ue, dopo le indiscrezioni diffuse dal Financial Times. La Commissione, hanno indicato fonti di Bercy, potrebbe presentare il pacchetto ai ministri delle Finanze che si riuniscono oggi e domani a Lussemburgo per Eurogruppo ed Ecofin.

Secondo fonti Ue, sarebbero sul tavolo anche misure che riguardano l’energia, cioè le forniture di petrolio e di gas dalla Russia, come anticipato dal Ft. Finora l’energia è stata esclusa, o toccata solo in modo marginale, dalle sanzioni, perché non pochi Paesi dell’Unione sono pesantemente dipendenti dagli idrocarburi russi e colpire le importazioni danneggerebbe l’economia.

Altre fonti dubitano che il pacchetto che la Commissione metterà sul tavolo contenga sanzioni che tocchino le importazioni di gas dalla Russia, poiché sono tuttora strategiche per diverse grandi economie europee e non possono essere sostituite facilmente. La Commissione in genere presenta pacchetti sui quali sa di poter ottenere il consenso degli Stati membri, dato che le sanzioni vengono decise all’unanimità.

Di Maio, Italia non si tirerà indietro su blocco gas russo

“L’Italia non si tirerà indietro” sul blocco dell’import di petrolio e di gas dalla Russia: lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Zagabria, dove ha partecipato alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i colleghi sloveno e croato. “Noi – ha aggiunto Di Maio – non abbiamo mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto.

I fatti atroci di Bucha ci dimostrano non solo che questa guerra non è finita, ma che la sua intensità e la sua atrocità continuano ad aumentare. Di fronte a 410 civili morti e ai bambini utilizzati come scudi umani, l’Italia e i suoi partner continueranno a fornire alla Corte penale Internazionale tutte le prove che servono per trovare tutti i responsabili di questi crimini di guerra”.

Austria sugli scudi: contrari a nuove sanzioni

“L’Austria non è a favore di nuove sanzioni” contro Mosca “legate al gas. Siamo molto dipendenti dal gas russo e penso che tutte le sanzioni che colpiscono noi più di quanto colpiscano la Russia non sarebbero giuste”. Lo ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Magnus Brunner, arrivando all’Eurogruppo a Lussemburgo.

“Quanto sta accadendo in Ucraina è estremamente duro – continua il ministro -. Quando si parla di sanzioni bisogna restare freddi e se una sanzione ti danneggia di più dell’altra parte allora non è la direzione giusta”.