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Movida Stop, non si cambia: il Tar Campania respinge il ricorso

Movida non si cambia, resta lo stop con la chiusura entro le due di notte. La quinta sezione del Tar Campania respinge il ricorso. Naufraga l’iniziativa presentata da un gruppo di imprenditori contro l’ordinanza del Comune di Napoli.

Palazzo San Giacomo limita gli orari di chiusura dei locali durante la settimana, all’una di notte, e nel weekend, alle 2 di notte.

Mano pesante dei giudici: le motivazioni del rifiuto

Secondo i giudici, che avevano già respinto la richiesta di sospensione dell’ordinanza e che ora hanno affrontato la questione nel merito: “la limitazione oraria appare rispondere al canone di proporzionalità poiché, in potenza, idonea a conseguire l’obiettivo prefissato: mediante la riduzione degli orari di apertura degli indicati esercizi commerciali è ridotta l’offerta di alimenti e bevande alcoliche, con conseguente minore attrattività per gli abituali frequentatori delle aree urbane interessate”.

Nella sentenza i magistrati della quinta sezione del Tar Campania sostengono che: “L’argomento secondo cui l’amministrazione non abbia tenuto conto del paventato spostamento degli avventori verso aree cittadine limitrofe è fondata su una mera congettura, e comunque non elide la necessità di intervenire per garantire la sicurezza, l’igiene e la vivibilità urbana dei quartieri attualmente interessati dal contrastato fenomeno”.

La contenuta riduzione dell’orario di apertura degli esercizi, si legge ancora nella sentenza: “Comporta il minor sacrificio possibile per l’interesse dei privati gestori degli esercizi commerciali in relazione agli interessi pubblici perseguiti: resta consentita l’apertura al pubblico degli esercizi per un ampio arco delle ore serali, cosicché, pur essendo l’impugnato provvedimento solo potenzialmente idoneo a determinare una flessione dei ricavi attesa la sua efficacia, peraltro limitata a soli quattro mesi, non preclude agli esercenti commerciali di realizzare una diversa organizzazione dell’attività di impresa, onde fronteggiare la paventata congiuntura negativa”.