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Le Capitali della cultura 2023 e 2024: quali sono e perché

La scelta della capitale della Cultura è un modo per rendere omaggio per un anno intero alle città più belle di Italia, con un patrimonio culturale e territorio preziosi per il nostro paese. L’anno prossimo, nel 2023, le Capitali saranno due: Bergamo e Brescia.

Il ministro della cultura Dario Franceschini, ha lanciato il progetto “Città illuminata” per dare a queste due città un premio solidale per una ripartenza dopo essere state duramente colpite dalla pandemia.

I quattro temi sono: la città e natura, la città dei tesori nascosti, la città che inventa e la cultura come cura. I due sindaci, Giorgio Gori, di Bergamo ed Emilio Del Bono di Brescia, hanno sottolineato la grande opportunità di una grande area metropolitana capace di una nuova narrazione turistica. Dunque, per tutto il 2023 i riflettori sarà incentrato su eventi, mostre, manifestazioni che racconteranno una visione del futuro.

Mentre le due capitali del 2023 sono state scelte per dare una spinta a ripartire dopo la pandemia, la Capitale della cultura del 2024 sorteggiata è Pesaro e il sindaco Matteo Ricci ha annunciato che dedica la vittoria all’Ucraina, e in particolare alla città di Kharkiv, che soffre terribilmente a causa di questa guerra.

Infatti, il sindaco dichiara: “Per noi è davvero una grande emozione ma vogliamo dedicare questa vittoria di Pesaro alla città di Kharkiv che sta soffrendo a causa della guerra“. Il primo cittadino tiene fra le dita una riproduzione dell’albero della vita, sopravvissuto all’atomica sganciata su Hiroshima e Nagasaki, colorato con il giallo e il blu della bandiera dell’Ucraina.

Ancora si congratula con i suoi cittadini per il lavoro straordinario e chiederà alla regione Marche un sostegno comune a Pesaro ma anche ad Ascoli Piceno, altra città delle Marche arrivata fra le dieci finaliste. Inoltre, con molto orgoglio, il primo cittadino di Pesaro invita i nove sindaci finalisti a soggiornare per un paio di giorni nella città vincitrice.