L’offensiva russa nei confronti dell’Ucraina, che ormai dura da nove giorni, non sembra volersi fermare davanti a nulla. Questa notte le truppe di Putin hanno tentato di prendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Intorno alle due del mattino hanno cominciato a circolare sul web immagini di alcuni settori dell’impianto nucleare in fiamme scatenando il panico anche nel resto d’Europa.
“In seguito a un bombardamento da parte delle forze russe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia si è scatenato un incendio“, ha riportato Andrei Tuz, portavoce dell’impianto. La centrale si trova vicina alla città di Enerhodar, a nord ovest della Crimea, che ha lanciato l’allarme. Il sindaco, Dmytro Orlov, ha scritto che: “i vigili del fuoco non possono raggiungere l’incendio perché sono sotto il tiro di armi da fuoco“. La lotta per il controllo della centrale avrebbe anche, secondo le sue dichiarazioni, portato alla morte di un numero non specificato di vittime.
Ucraina, terrore bombe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: allarme rientrato ma la centrale resta sotto stretto monitoraggio
L’incendio è divampato solo in un settore esterno ed è, infine, stato domato: a bruciare un laboratorio e un edificio. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica non segnala alcun cambiamento dei livelli di radiazioni, ma questa notte l’Europa è stata col fiato sospeso temendo un incidente nucleare che sarebbe 10 volte superiore a quello di Chernobyl.
Il presidente Zelenski accusa di nuovo Putin di fare terrorismo nucleare: “Stiamo avvertendo tutti: nessuno stato a parte la Russia ha mai bombardato i reattori nucleari. È la prima volta nella nostra storia, nella storia dell’umanità, che uno stato terrorista mette in atto il terrorismo nucleare“.
Conclude, poi: “Se c’è un’esplosione è la fine di tutto! È la fine dell’Europa, è l’evacuazione dell’Europa”. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha annunciato in un tweet che monitorerà la situazione a Zaporizhzhia 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Boris Jhonson, dopo un colloquio al telefono col presidente Zelenski, chiede di convocare con urgenza il consiglio di sicurezza dell’ONU: “Ho appena parlato con il presidente Zelensky della situazione molto preoccupante nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. La Russia deve immediatamente cessare il suo attacco alla centrale e consentire l’accesso senza ostacoli ai servizi di emergenza“, ha twittato.