Altro anno di stop per le manifestazioni del Carnevale Savianese e Palmese.
La motivazione della sospensione come sempre chiara e inattaccabile, contenere la diffusione del virus.
Certo necessario guardare alla curva dei contagi, ma non si può fare a meno fi fare delle riflessioni.
Mentre in Campania, le due simboliche del Carnevale Savianese e Palmese non si terranno non sarà così in tutta Italia.
A Viareggio per esempio per il 149esimo anniversario del Carnevale di festeggerà con sei straordinarie sfilate dei carri allegorici.
Dal 20 febbraio al 12 marzo sfileranno sul Lungomare le costruzioni realizzate dagli artisti del Carnevale. Vere e proprie macchine festive stupiranno il pubblico per la spettacolarità dei movimenti, il gigantismo, le emozionanti e coinvolgenti coreografie.
Niente carri allegorici, invece a Saviano nè quadriglie a Palma Campania.
Alcune città ripristinano poche iniziative, a Nola oggi ad esempio, si è tenuta la classica manifestazione “Mascherina d’argento” in piazza Duomo.
Gli appassionati però delle grandi manifestazioni dovranno aspettare.
Carnevale Savianese e Palmese sospesi: la polemica
Se la pandemia ha sin ora destato preoccupazione e voglia di proteggersi, dopo due anni le persone cominciano ad aver voglia di normalità.
Il desiderio di riprendere in mano la propria vita e tornare a tradizioni e culture alimenta il malcontento.
Non aiuta di certo che alcune città italiane ricominciano a vivere.
L’annuncio dei festeggiamenti a Viareggio ha destato forti polemiche tra i cittadini di Saviano.
Il carnevale per i due paesi è stato oggetto di contesa.
Anni e anni di sfide tra i due per stabilire se fosse quello di Palma o quello di Saviano il vero e unico carnevale campano.
Oggi le popolazioni dei due comuni si uniscono nell’indignazione per la decisione di fermare anche quest’anno i festeggiamenti con tutto ciò che ne consegue.
Manifestazioni di questo genere, infatti, portano un indotto economico da non sottovalutare.
A due anni dall’inizio della pandemia sono tante le attività in sofferenza e feste di questo genere porterebbero un pò di ossigeno.
È impensabile, per i campani e soprattutto per Savianesi e Palmesi, accettare che continuino ad esistere due italie, una che riparte e l’altra che resta indietro.