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Gf, bufera su Signorini: “Ora basta difende i suoi raccomandati”

Sembra che Alfonso Signorini non se la stia passando benissimo. La sua conduzione del Gf Vip è finita nuovamente sotto accusa dopo la puntata di ieri sera. Molti spettatori hanno criticato il fatto che il conduttore parteggi in maniera troppo esplicita per alcuni concorrenti, e che soprattutto censuri alcuni comportamenti che potrebbero danneggiare il percorso dei suoi “raccomandati”.

Dopo l’eliminazione di Katia Ricciarelli, Signorini che sperava nella sua vittoria si è scagliato contro chi non si è alzato a salutarla. Il conduttore ha detto che le donne, nello specifico le sorelle Selassiè e Miriana Trevisan, abbiano fatto una brutta figura.

“A casa mia hanno insegnato che al di là di tutte le diatribe e gli scontri a una signora di 76 anni si porta rispetto e non si nega il saluto…Avete fatto solo una brutta figura…” ha concluso.

Successivamente le concorrenti hanno provato a spiegare le ragioni alla base della decisione di non salutare la Ricciarelli ma sono state zittite bruscamente. Jessica ha poi ribadito di non essersi pentita del suo comportamento. Il soprano non ha mai speso belle parole per la giovane definendola una donna senza dignità.

Signorini è stato poi accusato di aver censurato delle frasi razziste di Nathaly Cardonazzo verso le sorelle Selassiè. Durante la fase di nomination ha negato di aver occultato quanto accaduto, e ha rincarato la dose scagliandosi contro chi sosteneva di aver sentito chiaramente quelle parole. Alla fine ha dovuto chiedere alla produzione di riprendere la parte incriminata. Parte che comunque non è stata mostrata, a favore di un altro contenuto trasmesso in onda.

I vertici di Mediaset sono pronti a sostituirlo in vista della prossima edizione. Tale decisione è giustificata dalle continue proteste dei telespettatori nei confronti del conduttore. Molti hanno trovato spesso ingombrante la conduzione così come i suoi interventi non sempre apprezzati.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.