Il grande campione di MotoGP Valentino Rossi nasceva il 16 febbraio del 1979.
Tra i piloti più amati e premiati della storia del motociclismo: con all’attivo ben nove titoli mondiali vinti in ben 4 classi differenti.
La sua passione per la motocicletta, oltre ad essere scritta nel sangue, dato che era figlio del pilota motociclista Graziano Rossi; si manifesta sin in tenera età come un talento innato.
“Andavamo sul piazzale della Berloni, legavo con una corda la sua macchinina dietro al mio motorino e lo trainavo mentre faceva i traversi e il controsterzo…Quanti anni aveva? Forse manco due, me lo ricordo perché a due anni e mezzo ha avuto in regalo un motorino con le rotelle. Che ha tolto quasi subito.” – dichiarerà il padre.
Sin dalla sua prima gara è il numero 46 che lo accompagna, e che lo accompagnerà in tutte le competizioni d’ora in poi; un numero che non vorrà mai cambiare, perché è in onore di suo padre, che pure utilizzava quel numero per le gare.
Il 31 maggio 2005 ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in conunicazione e pubblicità per le organizzazioni, dall’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.
Per questo ulteriore e importante titolo conquistato, il pilota viene chiamato tutt’oggi dai suoi fan con l’appellativo di “The Doctor”.
Valentino Rossi è protagonista anche di alcuni documentari sul motociclismo:
Tra il 2010 e il 2011 il regista Mark Neale ha diretto Fastest- il più veloce , un docu-film sulla MotoGP e incentrato in particolare su Rossi, con la voce narrante dell’attore Ewan McGregor.
Nel 2015, nuovamente il regista Neale ha diretto Fino all’ultima staccata, altro dici-film dedicato alla classe regina, narrato nonché prodotto da Brad Pitt.
( il film racconta la vita di sei tra i motociclisti più veloci di tutti i tempi, e ovviamente tra questi c’è anche Valentino Rossi).
nuova avventura per Valentino Rossi
È recente la notizia che il pilota di MotoGP, dopo 25 anni di carriera, è pronto per una nuova sfida: il numero 46 parteciperà al GT World Challenge Europe di GT3 al volante dell’Audi del team WTR.
“Vincent Vosse venne da me a Tavullia parlandomi del suo progetto. Mi piace il suo approccio, e ho sempre apprezzato Audi. Prima del test di Valencia non avevo mai provato l’Audi R8 GT3. Mi sono divertito, e Vincent mi ha detto che i miei tempi non erano malvagi. Non so bene cosa aspettarmi, ma proverò a essere competitivo e a lottare per il podio”
L’appuntamento più atteso ora è sicuramente quello del 30-31 luglio, in cui si correrà la 24 Ore sul circuito di Spa-Francorchamps: “Non ho mai visto prima d’ora la pista…so che è una pista mitologica, la conosco solo per averla provata al simulatore. Sono curioso di partecipare alla gara, la prova più importante per la GT3”.
In bocca al lupo Doctor!