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Grilli domestici a tavola: la nuova frontiera del cibo

Grilli domestici a tavola, è la nuova decisione dell’Ue.

La Commissione europea ne ha autorizzato la commercializzazione come nuovo alimento da inserire nei menù. 

Già protagonisti dei menù di alcuni paesi del mondo, soprattutto orientali, dove vengono consumati quasi ogni giorno, i grilli potrebbero diventare anche in Italia una scelta quotidiana.

Una decisione che ha scatenato il web, tra ribrezzo e proteste degli animalisti. In Occidente infatti, l’idea di cibarsi di piccoli insetti rimane per molti un tabù.

I grilli saranno disponibili in commercio sia congelati, che essiccati, come snack, polverizzati o come “semplice ingrediente”.

I prodotti contenenti il grillo domestico “Saranno etichettati in modo appropriato, per segnalare eventuali potenziali reazioni allergiche”, ha scritto l’Unione Europea.

Secondo quanto si è appreso dalle prime dichiarazioni fornite dalla Commissione europea, i grilli domestici rappresentano un cibo ecologico, fresco, sano e soprattutto ecologico.

Nel mondo sono ancora tante le persone che soffrono la fame, per un totale di 805 milioni di individui senza cibo a sufficienza. Con queste cifre così alte, sono necessari metodi alternativi per sfamare la popolazione globale, senza troppe risorse.

Per questo la FAO da tempo si interroga sulle risorse alimentari migliori per rispondere alle esigenze nutritive di nazioni in continua crescita, cercando al tempo stesso di non impattare eccessivamente sull’ambiente.

Fino ad oggi i grilli domestici erano utilizzati per ottenere cibi proteici o farina, con la quale si realizzano: pane, focacce, dolci e addirittura snack.

La velocità di crescita dei grilli è di molte volte superiore a quella dei grossi mammiferi, una soluzione ai problemi di: allevamento intensivo, presenza di farmaci e contaminanti nel prodotto finale, sfruttamento delle risorse terriere e disboscamento a scopo agricolo.

Grilli domestici: presto anche sulla tavola degli italiani

Ecco dunque che la nuova decisione della Commissione europea s’inserisce proprio in quest’ottica. La strategia Ue “dal produttore al consumatore” (Farm to Fork) identifica i grilli domestici come fonte di proteine a basso impatto ambientale. Nell’ambito di Orizzonte Europa, il programma Ue per la ricerca e l’innovazione, le proteine da insetti sono considerate una delle aree chiave.

L’uso degli insetti come fonte proteica alternativa, non è una novità in ambito alimentare, ma ovviamente la scelta finale dipende dal consumatore. Ognuno potrà scegliere liberamente cosa mangiare.

In Italia secondo quanto riporta una indagine della Coldiretti, il 54% dei connazionali si dichiara contrario agli insetti a tavola, mentre il 24% si dice indifferente e solo il16% favorevole.

I grilli domestici sono uno dei tanti ingredienti “strani” approvati dalla Commissione europea; in lista anche: cavallette e larve. Si tratta del terzo insetto approvato per il consumo, dopo l’autorizzazione delle tarme e delle locuste e degli scarafaggi.

L’approvazione del grillo domestico a tavola è uno dei primi passi verso una vera e propria rivoluzione alimentare, che magari non riguarderà la nostra generazione ma quella futura.