La bimba curda, di soli 9 mesi, a causa di un grave difetto cardiaco multiplo rischia di morire ogni volta che piange a causa della scarsa ossigenazione del suo sangue. All’Ospedale Monaldi hanno deciso di operarla senza alcun costo per la sua famiglia per restituirle una vita normale. La Regione Campania pagherà per l’intervento di Nza, irachena di etnia curda che, non avendo cittadinanza italiana non avrebbe diritto alle cure del Sistema Sanitario Nazionale.
Bimba curda in pericolo di vita a causa di un difetto cardiaco multiplo: i genitori attraversano il mondo per salvarla
Lorenzo Tosa, che ha seguito la vicenda della piccola Nza dal principio, scrive sui social: “Nza potrebbe morire semplicemente per un banale pianto, come quello di milioni di bambini. Quando è nata, i medici le hanno dato pochi mesi di vita e quasi nessuna speranza, anche per l’impossibilità di curarla nel suo Paese. Ma mamma e papà non si danno per vinti. Riescono ad arrivare in Bielorussia, per poi essere bloccati per mesi al confine con la Polonia, alle porte della “civilissima” Europa, costretti ad accamparsi all’addiaccio nei boschi con temperature che di inverno scendono anche di dieci gradi sotto lo zero, e respinti per ben sei volte dalla polizia di frontiera con tanto di botte a sangue alla mamma e al papà“.
Il post si conclude con un messaggio di speranza: “E qui, a un passo dall’abisso, accade qualcosa di meraviglioso. Quando l’associazione Stay Human di Pesaro, tramite Medici senza frontiere, ha saputo di lei e della sua storia, si è attivata, ha coinvolto Ministero degli Esteri, ambasciata, Regione Campania, ed è infine riuscita nell’impossibile“.
La sua storia, come spiega Lorenzo Tosa, è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica dall’Associazione Stay Human di Pesaro, che si è rivolta, poi all’azienda Ospedaliera dei Colli. Per tutto il periodo in cui Nza e la sua famiglia resteranno a Napoli le spese saranno coperte, poiché si tratta di un intervento umanitario autorizzato dal direttore Maurizio Di Mauro. Dopo enormi sacrifici e sofferenze, i genitori di Nza ce l’hanno fatta: stanno donando alla loro bambina la possibilità di avere un futuro.