Figura emblematica di un’epoca, forse di tanti secoli, avvolto da una patina di mistero, Marco Polo è un personaggio noto a tutto il mondo per le sue passioni legate all’avventura e alla scoperta. Considerato il viaggiatore italiano più illustre del pianeta e di tutta la storia medievale, è stato rilevante per le peripezie trascorse nel XIII secolo: in particolare si ricordano, difatti, le sue imprese in Cina, sulla cosiddetta “Via della sete“. Dai suoi eventi veniva alla luce “Il Milione“, opera di prestigio, resoconto degli episodi del navigatore in terra cinese.
A differenza dei tempi moderni, nei quali raggiungere la Cina occorrono poco più di 10 ore, in passato non era un giochetto da ragazzi portare a termine tale fatica. Nel Medioevo procedere lungo la Via della seta, crocevia tra il Vecchio Continente e il rigoglioso mondo orientale, simboleggiava un percorso di lunga durata. Un’esperienza simile, infatti, poteva protrarsi sino a nove o dodici mesi, tollerando i numerosi assalti e sotterfugi dei pirati, oltre le intemperie nefaste della navigazione. Ed è per questo motivo che quest’oggi, 8 febbraio, si commemora la morte di una figura emblematica della storia.
Dalla sua identità al sua viaggio in Oriente: ecco chi era Marco Polo
Amante delle esplorazioni, desideroso di addentrarsi in ciascun meandro del globo, alla ricerca di nuove scoperte: peculiarità della sua indole le quali rispecchiano le passioni viscerali di Marco Polo. Scrittore e mercante italiano, originario di Venezia, amava procedere, in compagnia del padre e dello zio paterno, lungo la Via della seta alla volta della Cina, l’antico “Catai“.
Fu anche consigliere ed ambasciatore dell’imperatore Kubilai ed in seguito, dopo esser tornato a Venezia, capitalizzò il suo denaro nell’impresa commerciale della famiglia. Trascorse una vita benestante e serena, soprattutto per la sua fama accresciuta nel corso degli anni con l’apporto del suo capolavoro letterario. Sebbene non sia stato il primo navigatore ad approdare in terra cinese, ottenne il merito di stilare un accurato resoconto della propria esperienza. La sua testimonianza, infatti, fu un modello a cui generazioni di viandanti si sono ispirati.
Il Milione, la cronistoria del viaggio
La fama di Marco Polo è affiliata in parte a “Il Milione“, la più preziosa cronistoria di viaggio di tutto il Medioevo, fonte da cui attingere rare informazioni. L’opera è avvolta da una patina misteriosa, congiunta a tanta fantasia, la quale attorciglia le peripezie dell’uomo. Un libro, inoltre, capace riflettere la passione di Polo per l’avventura e la sua costante curiosità inappagata.
Nonostante la parvenza commerciale della sua esperienza, egli tentò sempre di scrutare con minuzia i luoghi nei quali si imbattè per conoscere ed apprendere il più possibile. Sono tanti gli episodi narrati dal navigatore veneziano, impregnati di sentimenti e di sensazioni alla vista di quei luoghi occulti nelle differenti porzioni del mondo. Da Acri, in Terrasanta, alla Siria, sino all’attuale territorio di Xinjiang, passando attraverso l’Asia centrale e la parte musulmana: insomma un viaggio unico, raccontato da un uomo unico.