Luca Morini, ex parroco di Massa soprannominato Don Euro dai suoi fedeli perché solito chiedere frequenti somme di denaro, è stato condannato dal tribunale di Massa a sette anni e mezzo.
Lo chiamavano Don Euro e di professione era il parroco di Massa. Per lui una condanna a sette anni e mezzo di reclusione. Questa la conclusione della vicenda di Luca Morini condannato per un episodio di estorsione al suo ex vescovo e per l’accusa di sostituzione di persona.
Una vicenda che fa rumore se si considera l’ambito nel quale è maturata. Per non farsi mancare niente Don Euro era stato rinviato a giudizio e poi assolto per un episodio di estorsione a una suora.
Il suo nomignolo si è diffuso fra i fedeli per la facilità con la quale era solito chiedere somme di denaro.
Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di 8 anni e mezzo. La difesa invece aveva chiesto l’assoluzione dopo aver visto riconosciuta la semi infermità. La sentenza è arrivata dopo una camera di consiglio durata circa un’ora.
La vicenda giudiziaria di Don Euro
Così per Morini si è chiuso il processo di primo grado davanti al tribunale di Massa. La condanna a sette anni e sei mesi gli è stato inflitta perché si sarebbe finto un magistrato con altri suoi presunti amanti e per una presunta estorsione al vescovo di Massa Carrara, monsignor Giovanni Santucci, non più guida della diocesi toscana. “Mi chiedeva denaro dicendomi che aveva bisogno e io glielo davo – ha commentato il religioso -. Non mi ha mai estorto denaro. Quello che faceva con quei soldi era affar suo. Forse ha sbagliato, ma non mi ha mai ricattato, né imbrogliato. Sono addolorato per lui e prego ogni giorno per la sua anima. Questa vicenda gli ha rovinato la vita”.
Viaggi, lusso e festini hard
Lo scandalo nel 2015 era nato dalla iniziato con la denuncia di un escort, a cui Don Euro si sarebbe appunto presentato come un magistrato, che avrebbe svelato spese in cene, viaggi, costose spa e festini hard.
Durante l’inchiesta al sacerdote sono stati anche sequestrati 700.000 euro e pietre preziose per altri 150.000 euro.
Quattro in totale gli escort costituitisi parti civili a cui il tribunale ha riconosciuto complessivamente 14mila euro di risarcimento danni.