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Quirinale, ottava votazione in corso: la maggioranza ha trovato l’intesa sul bis

Quirinale, al via nell’Aula di Montecitorio l’ottava votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica.

Al banco della presidenza ci sono il presidente della Camera Roberto Fico e la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.

Il quorum richiesto è quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.

Quirinale, la maggioranza ha raggiunto l’intesa sul Mattarella bis

E’ stata raggiunta un’intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Da Sergio Mattarella “una scelta di generosità”, ha detto il leader del Pd Enrico Letta. Il governo e Draghi, ha aggiunto “ne escono rafforzati”.

Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l’intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest’anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese”.

Così il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario delle Lega Salvini. I due hanno chiesto un incontro a Draghi. “Sono felice che la Lega sia stata protagonista della chiusura di questa settimana di veti e conto che da lunedì in un incontro a tre Draghi-Giorgetti-Salvini ci siano tutti i chiarimenti necessari“.

Così il leader della Lega Matteo Salvini.Sono sollevato perché si rischiava di andare avanti tra veti litigi e beghe. E sono tranquillo ho fatto tutte le proposte possibili, soprattutto sul fronte femminile“. “Domani il parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità. I litigi di questi giorni sul Colle non si riversino sul governo“.

Mattarella “ha riconosciuto che vi sarebbe stata la possibilità di eleggere personalità di alto livello ma ha ancora una volta ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo ha pervaso e ci ha detto che farà del suo meglio“. Lo dice Debora Serracchiani in conferenza stampa dopo l’incontro per le elezioni al Quirinale. Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, aggiunge: “Mattarella è un uomo delle istituzioni: ci ha accolto, ascoltato e ha accolto le istanze di un Parlamento che ha raccolto a sua volta le istanze di un Paese, con la sua solita capacità di comprendere i momenti che il Paese sta vivendo“.

È opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale “per il bene e la stabilità del Paese”. E’ quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi – si apprende da fonti autorevoli – al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l’auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.

Oggi Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz’ora con il presidente Mattarella, a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale. Si è anche avuta notizia anche di una telefonata fra Salvini e Draghi.

Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente. #Mattarella #Quirinale“. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci. “Si può andare finalmente verso la chiusura. In questi minuti si stanno creando le condizioni trasversali per recepire i chiari segnali del Parlamento. Non perdiamo altro tempo, serve stabilità“. E’ quanto scrive sui social il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

Lunga e affettuosa telefonata tra Berlusconi e Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.

Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato.” Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato.

Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci“. Così il segretario della Lega Matteo Salvini in un ragionamento su Sergio Mattarella. “Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi“, spiega Salvini aggiungendo che “l’importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego“.

Mi sembra che Mattarella dimostri un’altra volta di essere un uomo dello Stato. L’ho trovato determinato e la sua ulteriore disponibilità è segno della sua grande responsabilità“. Lo ha detto il presidente della Conferenza stato regioni Massimiliano Fedriga uscendo dal quirinale.

Durante il vertice di maggioranza per le elezioni al Quirinale vi sarebbe stato fino alla fine un duello tra veti incrociati sui nomi. Salvini avrebbe proposto il nome di Cartabia ricevendo però un rifiuto. Quindi – riferiscono fonti parlamentari – gli alleati avrebbero riproposto al leader leghista la soluzione Casini ma stavolta sarebbe stato Salvini a dire di no. Infine è emersa come unica soluzione unitaria quella del Mattarella bis.

Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci“. Così Giorgia Meloni su twitter.

 “L’Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell’interesse del paese“. Così Pier Ferdinando Casini, intercettato dall’ANSA.

Tutti i passaggi politici hanno dimostrato, nel momento più difficile in assoluto, che il campo largo esiste grazie al nostro lavoro. Siamo riusciti a tenere tutti attorno”, ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “Si riparte con un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale”.

Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “L’intero sistema politico-istituzionale si regge attorno al Capo dello Stato e al capo del Governo, che sono sopra la mischia”, ha aggiunto Letta.

“Quel fragilissimo equilibrio retto attorno a due personalità straordinarie può essere modificato solo se c’è una intesa complessiva che tiene e, affinché ci sia, c’è bisogno della nostra logica del né vincitori né vinti. Questa logica per adesso ispira noi, ma non tutti gli altri“. “Altrimenti, il Parlamento ha una sua saggezza e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia“.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.