La protesta degli agricoltori non si placa, soprattutto in riferimento all’approvazione della nuova Legge di bilancio 2022 che ha destinato due miliardi di euro per il settore.
La protesta degli agricoltori: la Legge di Bilancio 2022 non è sufficiente
Da quanto è emerso si tratta di misure già stabilite e preventivate che hanno scatenato l’ira degli agricoltori, in forte crisi economica.
E’ opportuno precisare che il settore agricolo annovera una categoria di lavoratori che in Italia include circa un milione di persone.
Ricordiamo che il settore agricolo in questi due anni è stato fortemente penalizzato, economicamente, ma anche per l’ingente taglio di risorse che lo ha visto coinvolto negli ultimi tempi.
Presenti anche gli aiuti economici alle filiere agricole; nello stesso tempo, è stato avviato un piano finalizzato a garantire un impulso volto a sostenere l’imprenditoria femminile.
Legge di bilancio 2022 quali sono le novità
I fondi economici stabiliti serviranno anche a far fronte alle catastrofi naturali che spesso danneggiano gravemente il settore agricolo.
Le principali misure (alcune delle quali già esistenti e semplicemente modificate) sono:
- Abolizione dell’IRAP nel settore agricolo, una misura piuttosto deleteria soprattutto per gli agriturismi;
- Slittamento della cartelle di pagamento non più in 60 giorni dalla notifica, così come previsto dal regime ordinario, ma bensì slitta a 180 giorni. Un “pagamento dilatato” nel tempo, per tutti i pagamenti la cui notifica arriva entro il 31 marzo 2022.
- Possibilità di pagamento ratealizzato ma riferita a un importo non più alto di 60.000 euro, mentre prima tale limite era stato fissato nel valore di 100.000 euro.
- Applicazione della detrazione sull’IVA (se dovuta), nella misura di compensazione del 9,5%.
Varie iniziative sono state introdotte per gli under 40 che possono ottenere una decontribuzione nella misura del 100%.
Secondo quanto ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi in riferimento alla nuova Legge di Bilancio 2022: “Si spera che queste misure possano garantire innovazione, favorire l’ingresso dei giovani e l’aggregazione fondiaria, ma anche sostenere la competitività, ridurre i costi di produzione e semplificare i rapporti tra imprese e Pubblica amministrazione”.
Tutti gli incentivi elencati vanno a sostenere le attività agricole che rientrano nella descrizione dell’articolo 2135 del codice civile.
Il Governo italiano per il 2022 sembrerebbe aver potenziato quella serie di agevolazioni sia di natura tributaria che fiscale.
In presenza di un’attività minima di due anni al momento della presentazione dell’istanza del beneficio.