Il professor Bassetti è intervenuto poco fa in televisione su un concetto importante: il COVID deve essere “sburocratizzato” e bisogna fare chiarezza sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza
“Se rendiamo burocratico il covid diventa difficile, rottamiamo delle misure inutili che servivano due anni fa ma oggi per chi ha tre dosi di vaccino risultano anacronistiche.
Ma che cosa significa asintomatico?
“Noi non sappiamo se il virus che riscontriamo nelle persone tamponate sia vitale o morto; dunque si va nell’ottica della convivenza col virus. L’82% degli italiani è vaccinato siamo ben oltre il 90% quindi la maggior parte degli italiani sono coperti. Dovrebbe farsi chiarezza sui metodi di isolamento e autosorveglianza.
I sintomatici devono stare isolati, ma sugli asintomatici ci vuole un discorso diverso.
Perché se noi tampinassimo tutti gli italiani avremo un 10% di persone asintomatiche ma positive. Ricordiamo che il dato attuale relativo al covid-10 è sottostimato, il virus è ovunque e circolerà sempre di più.
La maggior parte dei contagi, circa l’80% ha contratto Omicron e questo è uno svantaggio perché tale variante è molto più contagiosa; quindi se prima si contagiava un caso su sei ora il rapporto è dieci su dodici.
Quindi molti più positivi ma bisogna differenziare tra asintomatici e asintomatici malati. Serve un criterio razionale e univoco, tracciabile in tutta Italia.
Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, è giusto o sbagliato?!
“Sì all’obbligo vaccinale per tutti. La comunità scientifica aveva chiesto di rendere obbligatorio il vaccino perché la stagione invernale per un virus respiratorio è drammatico, così come stiamo vedendo in questi giorni. Abbiamo oltre l’80% dei malati in terapia intensiva e sono tutti non vaccinati. Il problema è che nel momento in cui una persona non vaccinata si ammala e va in ospedale, porta via energie alle altre malattie: malati oncologici, chi necessita di operazioni.
Le misure non vanno allentate, ma noi medici quando sappiamo come gestire le malattie infettive così come è stato fatto in passato, magari sull’esempio dell’America e sperando che la situazione migliori”.
Ovviamente la politica farà le proprie scelte come sempre, si prepara a scegliere il Presidente della Repubblica da lunedì, ma molti parlamentari fanno i conti con Omicron.