Reddito di cittadinanza, arriva un accenno per i primi accrediti del 2022. Le card saranno ricaricate a partire dalla metà di gennaio, il 15 stesso per i nuovi richiedenti e per chi ha già richiesto il rinnovo.
È possibile controllare la data prevista per l’accredito sul sito dell’INPS e aprendo il proprio cassetto provvidenziale. Per accedere al sito sono necessarie la Carta d’Identità elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi.
Le condizioni di utilizzo restano pressoché le stesse del 2021. La card ha, infatti, un tetto di prelievo massimo di 100 euro per le famiglie composte da due maggiorenni. Se i maggiorenni sono più di due, però, è possibile effettuare un prelievo mensile complessivo di 80 euro per ciascuna card.
Reddito di cittadinanza: previsti aumenti fino a 600 euro
Nella legge di bilancio 2022 sono stati introdotti cambiamenti. Alcuni beneficiari, infatti, potranno usufruire di un aumento annuale di 600 euro. Quali sono, però, i requisiti?
- Aggiornare la DSU e l’ISEE entro il 31 gennaio 2022
- Avere figli di meno di 21 anni a carico
- Avere i requisiti di reddito per la richiesta della card
L’incremento dell’accredito mensile sulla card per figlio a carico è di 50 euro al mese, quindi di 600 euro complessivi per l’intero anno. In caso di ISEE molto bassi, è previsto un accredito di 175 euro per figlio a carico.
Come ottenere l’aumento?
L’aumento scatterà in automatico se il beneficiario dovesse soddisfare tutti i requisiti. Per riceverlo, quindi, non si deve che attendere. Sarà calcolato direttamente dall’INPS ed erogato sulla card. La misura serve a tutelare tutti coloro che lo scorso anno hanno subito un peggioramento della situazione economica.
Riduzione dell’assegno per chi rifiuta proposte di lavoro
Il governo ha, inoltre, deciso di rafforzare i controlli per chi, in questi anni, ha rifiutato molte proposte di lavoro. Ogni volta che verrà rifiutata una proposta di lavoro, 5 euro al mese saranno sottratti dal reddito di cittadinanza. Per i beneficiari che percepiscono 300 euro al mese questo provvedimento non vale.