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Roberto Saviano: aspre critiche ad Alberto Angela

Roberto Saviano si scaglia contro il divulgatore scientifico Alberto Angela. 

Lo scrittore napoletano ha fatto riferimento alla puntata di Stanotte a Napoli, trasmessa da Rai uno la sera di Natale. 

Una puntata con uno share altissimo, molto apprezzata non solo dal popolo napoletano, alla quale ha fatto seguito un’altra puntata nella quale è stato possibile ammirare la maestosità dell’imponente Castello Aragonese di Ischia, in prima serata.

Elementi di spicco e valore culturale che però non sono piaciuti a Roberto Saviano, che critica ad Alberto Angela, l’aver raccontato esclusivamente “le luci” di Napoli e quindi le bellezze, quasi scontate e palesi agli occhi di tutti.

“Io provo un sincero dolore quando leggo commenti sulle sfavillanti bellezze di Napoli contrapposte all’oscurità di Gomorra, perché chi ha occhi per vedere sa bene che le bellezze di Napoli non sono sfavillanti, ma piene di crepe e cicatrici, e che la città è costantemente oltraggiata da agguati che avvengono tra i suoi abitanti, mettendone costantemente a rischio l’incolumità”. Ha dichiarato Saviano al Corriere della Sera.

Roberto Saviano: “Napoli non è solo luce”

Delle considerazioni valide, se considerate in un determinato contesto, ma criticate dai tantissimi fans del divulgatore italiano, amatissimo da sempre.

Si può dire che sicuramente Napoli sia tante cose: bellezza, cultura, tradizione, socialità, musica, e tra queste ovviamente s’inseriscono tutti quei tasselli negativi che purtroppo sono spesso agli onori della cronaca.

Rinnegarli o semplicemente negarli sarebbe impossibile, anche perchè sotto gli occhi di tutti, proprio come le bellezze della città decantate da Alberto Angela.

In un programma nel quale si parla di arte, architettura, cultura, probabilmente non c’è spazio per altri temi, che rischierebbero di confondersi con quanto viene mostrato.

Ricordiamo inoltre che, nell’ambito di Meraviglie, Alberto Angela, ha perfino parlato di San Gennaro legandolo ai criminali che (probabilmente) si affidano al protettore napoletano, prima di compiere determinate gesta.

Una Napoli bella ed incontaminata, anche avvolta da tanti lati oscuri, senza per forza parlare della camorra, dalla malavita organizzata, di sparatorie, feriti, contraffazione, che però non è stata apprezzata dallo scrittore di Gomorra Roberto Saviano. 

In questo caso, la celebre locuzione latina “De gustibus non disputandum est” calza a pennello, in quella che si configura come una vera e propria critica (condivisibile e non) alla quale per ora non è seguita nessuna risposta ufficiale da parte di Alberto Angela.