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Il carbone della Befana: un simbolo della tradizione

La befana porta tanti dolci ai bambini buoni, e quelli cattivi invece? Il temuto carbone, ma è quello dolce però, da mangiare con i grandi.

Il 6 gennaio, giorno della Befana, l’Epifania, che tutte le feste porta via, ma lo fa con una carrellata di dolciumi che sono sempre di conforto in ogni situazione.

La figura della befana 

La befana è un simbolo tipico di queste feste, ma la tradizione vuole che sia legata a più di un significato. La befana ha origini legate alla religione, parliamo proprio di quella notte, quella in cui Gesù venne al mondo.

I re Magi, in viaggio verso la famosa capanna di Betlemme, ad un certo punto del loro cammino smarrirono la via è chiesero aiuto ad un’anziana signora, che ero glielo negò. Pentitasi subito dopo, l’anziana donna si mise in cammino per ritrovarli, bussando ad ogni porta che incontrava e , in cambio di indicazioni, lasciando dolci.

La befana però è anche legata alla tradizione pagana, che è simbolo della natura: il suo aspetto malandato indica proprio l’anno appena andato via, e il famoso carbone che lascia è in realtà di buon auspicio per il raccolto che ne verrà durante l’anno.

Anche il carbone che lascia ai bimbi ha il medesimo significato: funge da talismano, per proteggerli dalle energie negative.

Anche per la befana vale la regola “ buoni o cattivi”, ma è sempre una nonna e come tale  lascerà lo stesso tanta cioccolata buona, non solo a chi si è comportato bene ma anche ai bambini che invece hanno fatto un po’ i “ monelli”, lasciando tanta cioccolata ma anche un po’ di carbone. 

Se trovate del carbone nella vostra calza allora quello è il segno che il vostro comportamento non è stato sempre dei migliori.

Ora, i bambini penseranno di trovare il carbone quello vero, quello forse utilizzato per il fuoco, perché l’idea è quella di mandare un messaggio preciso: non sei stato sempre bravo!

Ma il carbone della befana è di un altro tipo, è quello dolce, da mangiare, e qui c’è la ricetta perfetta: 

Ingredienti

  • 500 gr di zucchero semolato
  • 100 gr di zucchero a velo
  • acqua (circa 100 gr) qb
  • coloranti alimentari in polvere (nero) qb
  • 1 albume d’uovo

Procedimento

• Mettere 300 grammi di zucchero semolato in una padella, antiaderente mi raccomando,  e aggiungere acqua fino a coprirlo tutto e fatelo caramellare a fuoco medio. È importantissimo non girare lo zucchero nella padella durante la caramellizzazione.

•Nel mentre che lo zucchero compie il suo processo di caramellizzazione,  è il momento di preparare la glassa nera. Per prima cosa bisogna montare a neve l’albume con l’aiuto delle fruste elettriche, dopodiché aggiungere 200 grammi di zucchero semolato, quello che è rimasto, e aggiungete solo un pizzico di colorante alimentare nero. Infine aggiungere anche lo zucchero a velo e amalgamate il tutto.

• Appena lo zucchero nella padella comincerà ad assumere un colore scuro, bisognerà unire la glassa nera appena fatta e abbassate la fiamma.

• Mescolare fino a quando il composto comincerà a gonfiarsi, a quel punto bisognerà versarlo subito in uno stampo alto da plumcake foderato con carta forno e adattarlo con l’aiuto di un cucchiaio.

• Ora deve raffreddarsi.  Passate 3 ore bisognerà toglierlo dallo stampo e metterlo su un tagliere.

È il momento di tagliuzzarlo a pezzettini per poi metterlo nelle calze dei vostri bambini, ma indubbiamente anche i grandi ne vorranno un po’.