Apre l’hub ad Alta velocità a Battipaglia, un’incredibile occasione di crescita per la Campania e per il Mezzogiorno. A raccontarci del progetto e della sua carriera di imprenditore è Franco Simone, chiamato a realizzare la struttura d’eccellenza dalla sindaca Cecilia Francese.
Franco Simone è un noto imprenditore napoletano. Nel 2019 riceve il premio dalla camera di Commercio di Napoli ed inserito tra i primi venti imprenditori della città. Comincia il suo lavoro giovanissimo, nella bottega del padre che, però, gli sta stretta. Gestisce prima un’autorimessa in provincia e, poi, investe nel settore alberghiero.
Oggi il suo gruppo conta decine di garage ed alberghi. I suoi soci, prima, erano suoi dipendenti cresciuti con lui all’interno dell’azienda. L’intelligenza commerciale di Franco Simone, insieme alla propensione a far crescere i propri collaboratori, ha portato la Simone Group al successo.
– Fin da piccolo lei si è dedicato al lavoro nella bottega paterna. Questa esperienza ha condizionato, poi, il suo lavoro da imprenditore? Ci sono insegnamenti della sua famiglia che l’hanno guidata per il suo futuro imprenditoriale?
«Sì, molti. Questi insegnamenti provengono dal mondo commerciale, dal commerciante. Prima di tutto, rispettare il cliente, capire quanto è necessario ed importante e prendersi cura di lui. Poi, ho imparato che bisogna avere rispetto e stima dell’economia. Si deve investire su ciò che si ha, non su ciò che non si ha e fare attenzione a non contrarre debiti».
– Si può dire che lei sia un uomo che si è fatto da sé ed ha ottenuto uno straordinario successo, entrando nella lista dei primi 20 imprenditori di Napoli. Qual è il segreto per una holding di successo oggigiorno?
«Rispetto e fiducia nei propri dipendenti, oltre che stimare il cliente. Un’impresa di successo deve accogliere e prendersi cura, prima di tutto, dei propri clienti».
– Il lavoro manageriale richiede una decisa dose d’intraprendenza. Se dovesse consigliare un giovane intenzionato ad aprire un’attività in Campania, che cosa gli direbbe?
«Consiglio di aprire un’attività in Campania. La Campania ha così tanto da offrire. In verità, basta metterci il cuore e fare il proprio lavoro con passione. Per un’azienda di successo bisogna amare il proprio lavoro, non lavorare solo perché si deve».
– Dopo l’esperienza manageriale in autorimessa, cosa l’ha spinta ad investire nel settore alberghiero? Ci parli della sfida di investire in un settore completamente diverso.
«Ho investito in questo settore nel periodo in cui Napoli stava crescendo turisticamente. Quello che mancava a Napoli era proprio un sistema di accoglienza che potesse dare ai turisti comodità e che potesse fargli vivere la città. Questa è stata l’intuizione: chiedersi, ‘che cosa mancava?’».
– Sappiamo che la maggior parte dei suoi soci era, tempo addietro, parte dei suoi dipendenti. Ci racconti di questa sua idea d’impresa e di gestione manageriale.
«Avevo dei giovani in impresa e ho notato che avevano tanta voglia di fare, talvolta anche di strafare. Non potevo considerarli classici dipendenti da otto ore al giorno. Non guardavano l’orologio, volevano crescere ed io gli ho dato una mano. E alla fine, non ho sbagliato».
– Che cosa vede per il futuro della sua impresa? Ha intenzione di espandersi verso nuovi settori?
«Per il futuro della mia impresa vedo espansione e diversificazione. È ancora presto per parlare dei settori nei quali investire in futuro, anche per una questione di scaramanzia».
– Ci parli dell’apertura dell’hub di Alta velocità a Battipaglia, uno dei suoi ultimi progetti. Che cosa significa, per lei, aver dato vita a questo progetto che ha portato l’alta velocità a sud di Salerno?
«Far crescere queste province. Ho conosciuto Battipaglia tramite questo progetto e non mi aspettavo che fosse una cittadina così curata. Avere un hub dell’Alta velocità la farà crescere tantissimo. Le persone di Battipaglia sono molto emancipate e la città ne guadagnerà tantissimo».
– L’hub di Battipaglia, fortemente voluto dalla sindaca Cecilia[posts_table] Francese, è un’occasione per l’intero sviluppo del sud e del mezzogiorno. Come si sente, da imprenditore napoletano, ad aver contribuito ad una tale occasione di crescita per il sud?
«Molto, molto emozionato. Sono quasi incredulo. Non riesco a credere di far parte di questa incredibile occasione di sviluppo».
La redazione del XXI SECOLO ringrazia l’imprenditore Franco Simone per l’intervista e gli augura il meglio per il futuro della sua impresa.