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La Battaglia di Bardia sul promontorio sul mare

Prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale a Bardia vennero costruite delle fortificazioni. Questo perchè Bardia, o meglio Bardiyah, è situata in Libia (precisamente orientale) e collocata solo a pochi chilometri con il confine dell’Egitto.
La città rappresenta un territorio il quale ha una grandissima storia da raccontare…

Proprio per il fatto di essere una località strategica, di confine e situata su un promontorio sul mare venne fortificata prima della Seconda Guerra Mondiale.
La Battaglia di Bardia si svolge dal 2 al 5 gennaio del 1941.

La Battaglia combattuta per 3 giorni nel 1941, è una battaglia che fa parte dell’“Operazione Compass” (la prima operazione militare della campagna del Nordafrica). L’operazione Compass riguarda i combattimenti In Libia ed in Egitto che si sono svolti fra il 1940 ed il 1941.

Questa di Bardia fu la prima battaglia nella quale prese parte “una formazione dell’esercito australiano”.
Accadde che la sesta divisione australiana del generale Iven Mckay fece un assalto alla fortezza italiana situata a Bardia. Un nuovo assalto si aggiunse con la sedicesima brigata australiana. L’esercito australiano avanzò e con essi migliaia di prigionieri furono presi. E ormai la guarnigione ( presidio militare a cui è affidata quella fortezza) aveva solo il controllo della zona più a nord e più a sud.
Dopo altre invasioni e assalti dell’esercito australiano, nel terzo giorno la guarnigione italiana del nord si arrese.

L’esercito australiano prese ben 36 mila prigionieri italiani.
La vittoria della Battaglia di Bardia permise agli Alleati di poter proseguire con l’avanzata nel territorio libico, e soprattutto la battaglia spianò la strada per poter occupare quasi tutta la Cirenaica.

Le parole che Mussolini scrisse al generale Annibale Bergonzoli.
Mussolini scrive
” Vi ho dato un compito difficile ma perseguibile dal vostro coraggio e dalla vostra esperienza da vecchio ed intrepido soldato, ovvero il compito di difendere la fortezza di Bardia fino all’ultimo. Sono certo che “la barba elettrica” (soprannome del generale) e i suoi impavidi soldati resteranno ad ogni costo.”