Il Museo Hermann Nitsch è un centro di documentazione e ricerca dedicato alle teorie filosofiche, poetiche e visive dell’artista.
Il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch è situato in una ex fabbrica edificata nel 1892 per la produzione di energia elettrica. Concepito come spazio di documentazione e approfondimento delle tematiche filosofiche, poetiche e visive sviluppate dal grande artista austriaco Hermann Nitsch (Vienna 1938), è un luogo dove le opere (relitti) delle azioni dell’Orgien Mysterien Theater (Teatro delle Orge e dei Misteri) riprendono consistenza attraverso un percorso aperto alle sperimentazioni sinestetiche. A realizzare il Museo, nel cuore del vivace quartiere Pontecorvo, è Giuseppe Morra, amico del Maestro e mecenate della sua opera sin dagli anni Settanta. Il Museo si propone come territorio diversificato di progettazione e riflessione attorno all’essenza stessa dell’Arte, dei suoi linguaggi, della sua drammaturgia, dei suoi fenomeni, a sostegno di un ampiamento delle conoscenze dei giovani, degli artisti, degli intellettuali, in una visione di apertura alle ricerche avanzate e alla cultura scientifica, in collegamento con una rete di strutture e istituzioni nazionali e internazionali con cui il Museo intrattiene rapporti di reciproca collaborazione.
Un’amicizia nel nome dell’arte
Se Nitsch ha aperto lo sguardo a Beppe Morra sulle insondabili profondità dell’inconscio nel suo rapporto con le ritualità antiche e nuovissime dei «sacrifici», Morra ha portato Nitsch nella più viscerale della città d’Europa, facendogli scoprire una seconda patria, paradossalmente agli antipodi della prima. Vienna e Napoli, così diverse, si ritrovano quindi in quel principio, molto caro a Nitsch e molto vivo nell’animo partenopeo, dell’unione degli opposti, che è da sempre ritenuto il capolavoro della vita.
Il Museo Nitsch oltre ad ospitare una collezione di opere realizzate da Nitsch in collaborazione con Giuseppe Morra, conserva una raccolta di video delle Azioni dell’artista viennese, realizzate a partire dagli anni Settanta.
Rappresenta quindi un polo culturale in cui si sperimentano diverse forme d’arte.
Il museo è costituito da altri diversi settori:
La Biblioteca-Mediateca (dove sono conservati libri, cataloghi, articoli, riviste, interviste e conferenze), il Dipartimento per il Cinema Sperimentale Indipendente (che custodisce i filmati delle “Azioni” di Nitsch dagli anni ’70 in poi e si propone anche di supportare il cinema indipendente).
L’Audioteca di Musica Contemporanea (un archivio musicale con opere dal 1940 ad oggi) e il Centro per le Arti Performative e Multimediali (che è anche un punto di partenza per ricerche future).