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Sorrentino tra sala e streaming: un successo con mistero

Il nuovo film di Sorrentino attualmente al cinema, È stata la mano di Dio, sta riscuotendo un incredibile successo al botteghino. Alla domanda su come stia andando il film al cinema, Andrea Occhipinti, distributore con la Lucky Red ed esercente con Circuito Cinema, risponde: “molto bene!”.

Eppure, non c’è alcun dato ufficiale che mostri l’effettiva affluenza degli spettatori al cinema. Come mai tanto mistero? Secondo quanto appreso da ANSA, un milione di spettatori si sarebbero recati al cinema per il nuovo film del regista napoletano con un guadagno di circa 7 milioni di euro.

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino: gli incassi sono un mistero

Il mistero che avvolge il successo al cinema della pellicola riguarda il colosso americano Netflix. Il film, realizzato da Paolo Sorrentino Lorenzo Mieli, è prodotto da The apartment e, quindi, batte bandiera Netflix.

Secondo la policy del colosso dello streaming, gli incassi non possono essere registrati da statistiche ufficiali e, dunque, sfuggono ai calcoli del Cinetel. Infatti, alla top ten al Box Office è sfuggito un grande assente, proprio il film di Sorrentino. Non è la prima volta che accade una cosa del genere: anche per Roma di Cuaròn gli incassi sono stati un mistero.

Il 26 ottobre l’Italia ha candidato per l’Oscar Internazionale proprio “È stata la mano di Dio”, un film di regia e produzione italiana, di distribuzione americana e, per ora, invisibile agli incassi. Un dato accettato a denti stretti da esercenti e produttori.

Il mondo audiovisivo, diviso tra sala e streaming

Il caso del film di Sorrentino è sicuramente un segnale dei grandi cambiamenti in corso nell’industria dell’audiovisivo. Il Cinetel, con l’avvento delle amatissime piattaforme di streaming, sta perdendo, col tempo, la sua rilevanza. La top ten dei film più seguiti al cinema non è più una fotografia esatta di quali siano i prodotti di successo del momento.

Nel corso delle Giornate Professionali del Cinema a Sorrento si è discusso di queste nuove prospettive. Si diffonde, per la distribuzione di alcuni film, la moda dei tre giorni-evento al cinema per poi passare direttamente alle piattaforme streaming. Per il momento, la reazione delle categorie coinvolte è conservativa: si richiede al governo una finestra di 30 giorni tra la distribuzione in sala e quella in piattaforma streaming.

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.