Il momento della verità è giunto, il mese della verità è ormai arrivato. Nelle ultime ore, la veridicità si sta aggirando tra i “vicoli” della città partenopea, il Napoli dovrà dimostrare di essere pari o addirittura superiore alle aspettative già originate. I riflettori di San Siro e non solo, nella giornata odierna, illumineranno il manto erboso dell’impianto, ciascun filo d’erba si infiammerà per la smisurata adrenalina in campo. Oggi è il giorno di Inter-Napoli, una “gara importante, ma non definitiva“, a detta di Spalletti. Un fondamentale crocevia scudetto, il quale la dirà lunga sulla corsa al titolo e sulle sue contendenti.
Da un lato una sfida che può significare il ritorno dell’Inter nella ricerca del tricolare, dopo una serie di big-match falliti, dall’altro il Napoli, invece, dovrà affrontare un avversario di livello e dimostrare la propria forza. Un ipotetico successo degli azzurri garantirebbe loro un allungo sorprendente e il mantenimento del comando della classifica. Contro il suo passato, mai sepolto e sempre apprezzato, mister Spalletti sarà il timoniere di una nuova imbarcazione, forse più attrezzata, da guidare verso successi memorabili.
La notizia rilevante, però, sembra essere la sconfitta del Milan contro la Fiorentina al Franchi, il poker incassato brucia paradossalmente troppo al Diavolo rossonero. Lo scenario è mutato, una ghiotta possibilità è stata offerta ai partenopei: coglierla è doveroso per il coronamento di un sogno ormai inappagato da anni. Il tecnico dei partenopei, però, ci tiene a precisare che: “Quella con l’Inter è una sfida importante per tutti, ma non definitiva fino a quando non c’è la matematica, perché in questo campionato le squadre sono forti. Ci sono difficoltà momentanee che possono arrivarti da tutte le parti. Oggi sarà un passaggio fondamentale per un’altra piccola felicità“.
Inter-Napoli, le probabili formazioni della partita
“A destra può giocare Zielinski, può giocare Elmas, può giocare Lozano. Quest’ultimo sta bene, ha viaggiato ieri per ore e ore ma è molto voglioso. Ci ho parlato stamane. È sorridente perché è un ragazzo molto positivo, dolcissimo da un punto di vista di contatto professionale. È normale che abbia ambizioni di crescita, come le devono avere tutti. Poi mi auguro che lui a fine stagione riceva l’interesse anche di club che lui ritiene più importanti del Napoli, perché no: significherebbe che si è reso protagonista del raggiungimento di alcuni nostri obiettivi”.
Contro il suo passato, mister Spalletti ha pochi dubbi in vista di questo scontro al vertice, ma servirà vincere per allontanare la minaccia nerazzurra. Si va verso il 4-2-3-1, con Ospina pronto a presiedere la porta degli azzurri, mentre la coppia di difesa sarà composta da Rrahmani e Koulibaly. Di Lorenzo e Mario Rui saranno collocati sulle rispettive corsie, pronti a spingersi in avanti e a difendere all’occorrenza.
In cabina di regia, Fabian e Anguissa restano i perni del centrocampo dei partenopei, la loro titolarità difficilmente è messa in discussione. Il reparto offensivo, invece, sarà costituito da capitan Insigne, Zielinski ed uno tra Lozano ed Elmas, anche se il messicano sembra essere in vantaggio, nonostante le ultime dichiarazioni “ambiziose” rilasciate. La punta di diamante della squadra sarà, come sempre, Victor Osimhen, il bomber su cui mister Spalletti ha riposto la sua fiducia. Vige una sola regola in casa azzurra: vietato sbagliare… (per allungare sul Milan e tentare di sfatare un tabù in vigore da troppi anni)