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L’11 novembre è la giornata internazionale della Vulvodinia

L’11 novembre è la giornata internazionale della Vulvodinia.

L’associazione VulvodiniaPuntoInfo ONLUS ha istituito il VULVODYNIA DAY.

Panoramica su cosa sia la vulvodinia

La vulvodinia è una percezione dolorosa a livello vulvare che in “Italia colpisce il 15 % delle donne”. Può manifestarsi in età fertile ma, ma anche in altri periodi. Quindi dalla pubertà alla menopausa.

In tutto il mondo una donna su 7 soffre di questo disturbo. Una condizione “di dolore cronico localizzata nella zona genitale esterna”.

Bisogna parlarne di più

Solo in Italia la vulvodinia colpisce circa 4 milioni di donne. La Vulvodinia rende più complessa anche la quotidianità. Gesti quotidiani che apparentemente possono sembrare tanto naturali possono essere estremamente dolorosi, come ad esempio camminare.

Parliamone, divulghiamo e sosteniamo queste donne che soffrono a causa della vulvodinia.

Supportiamo e portiamo alla luce questa patologia ancora poco conosciuta.
L’obiettivo di questa giornata internazionale è proprio quello di sostenere chi soffre a causa di questo disturbo.

L’11 novembre è il VULVODYNIA DAY , una giornata che ha lo scopo di diffondere tutto ciò che si sa su questo disturbo, e portare alla conoscenza questa condizione dolorosa.

Anche fondazione ISAL (Ricerca sul Dolore), la quale collabora con l’associazione VulvodyniaPuntoInfo ONLUS, è sostenitrice di questa giornata. Lo scopo è quello di diffondere, ampliare la conoscenza sul disturbo e far sì che vi siano anche, e soprattutto, degli interventi da parte delle istituzioni.

VuldiniaPuntoInfo ONLUS è un’associazione senza scopo di lucro e dal 2010 è “La voce delle donne con Vulvodinia”. L’associazione ha anche lanciato una raccolta fondi.

La raccolta viene fatta attraverso la vendita di t-shirt personalizzate (piattaforma Worth Wearing) il messaggio sulle magliette è forte e chiaro “It’s NOT All in Your Head #Vulvodinia Day”.

Tante donne non vengono capite, il loro dolore non viene capito, e “non è tutto nella loro testa”, c’è bisogno di più consapevolezza sul tema e c’è bisogno di dare più voce a queste donne. L’11 novembre prendiamolo come punto di partenza per dare spazio e consapevolezza a questo importante tema.