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Laboratori di odori per stimolare i bambini

Creare dei laboratori di odori può essere un modo divertente per stimolare l’olfatto e il gusto nei bambini.

I giochi sensoriali (importantissimi nella pedagogia montessoriana) sono attività particolarmente utili per i bambini i quali, giocando, hanno modo di affinare le loro capacità percettive.

Nell’educazione Montessori, fare esercizi con le bottiglie che odorano è un classico dei giochi sul senso dell’olfatto. La presentazione tipica prevede di dare ai bambini due set di bottiglie o contenitori con odori corrispondenti (dentro si possono mettere essenze naturali). Ai bambini viene poi chiesto di annusarne il contenuto e di abbinare gli odori di ogni set. Lo scopo è quello di affinare il senso dell’olfatto aiutando i bambini a riconoscere, nominare e abbinare gli odori e i profumi sentiti.

Il senso dell’olfatto è il più antico e potente dei nostri sensi anche se forse è il più sottovalutato. La capacità di annusare e percepire odori e profumi però è molto importante.

L’olfatto infatti non solo è strettamente legato al nostro senso del gusto, ma la capacità di riconoscere odori e profumi è in grado di evocare ricordi o di avere un effetto calmante o eccitante sui bambini. Per questo la stessa Montessori ha ritenuto importante pensare ad esercizi sensoriali in grado di stimolare i bambini a riconoscere gli odori e profumi e a misurarne il grado di intensità.

Fare dei laboratori di odori, giochi ed esperimenti basati sul senso dell’olfatto, aiuta i bambini non solo a scoprire e riconoscere odori e profumi diversi e a cogliere le sfumature da odori e profumi simili, ma li stimola a conoscere meglio ciò che li circonda.

Un modo semplice e creativo può essere quello di recuperare barattoli di vetro trasparenti. All’interno di ognuno di questi si possono inserire degli elementi odorosi come caffè, cacao, anice stellato, camomilla, zucchero a velo, zucchero di canna, lavanda, basilico, aglio, ecc. Successivamente si potrà chiedere ai bambini di annusarli una alla volta, chiedendogli di indovinare cos’è e cosa gli fa venire in mente.

Questa attività rilassante, incuriosirà molti piccoli e aprirà qualche cassetto della memoria, stimolerà e perfezionerà il linguaggio.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.