La scopa è uno dei giochi di carte più in voga a Napoli.
Attualmente, la scopa è un gioco diffuso in tutta Italia, ma le sue origini sono legate alla città di Napoli. Infatti, questo gioco di carte era molto praticato nel porto di Napoli nel Quattrocento.
Qui, pirati e pescatori erano soliti giocarsi a scopa interi bottini che avevano conquistato durante i loro viaggi.
Inoltre, si evidenzia che probabilmente questo gioco di carte è nato da due giochi di origine spagnola, ovvero “Primiera” e “Scarabucion”.
Questo gioco appassionò tutti gli italiani tanto che è passata alla storia la famosa partita di carte tra Sandro Pertini, all’epoca presidente della Repubblica, Enzo Bearzot, allenatore della nazionale di calcio e i calciatori Dino Zoff e Franco Causio.
Tale partita si svolse sull’aereo presidenziale che stava portando in Italia la nazionale dopo aver vinto il Mondiale di calcio 1982 in Spagna.
Si evidenzia però che tale partita di carte era di scopone, ovvero una variante della scopa. Infatti, ci sono molte varianti di questo gioco. Tra le principali ricordiamo:
- bàzzica scopa,
- cirulla,
- cicera bigia,
- maresciallo,
- rubamazzetto,
- scopa a fidasse,
- scopone,
- sbarazzina,
- tuzzulicchio,
- punti a denari,
- modulo sette.
Dunque, come si gioca a scopa?
Il mazziere distribuisce le carte ai giocatori tre carte e poi mette al centro quattro carte scoperte.
Dopo che ogni giocatore ha fatto la sua giocata, il mazziere dà nuovamente le tre carte così fino al termine delle carte del mazzo, ma al centro non le mette più.
Un giocatore può prendere una carta di pari valore a quella che ha, oppure può farne la somma.
Se un giocatore prende tutte le carte che ci sono a terra, si dice che fa scopa. Pertanto, le carte raccolte verranno poi segnate risvoltando una visibile.
Per fare punti occorre prendere:
- sette denari,
- i sette di tutti i semi per la premiera,
- più carte denari possibili,
- più carte di ogni seme.