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Nel mondo, cosa succede? Sudan, Etiopia, Stati Uniti e Canada

Il 25 Ottobre nel mondo l’esercito ha condotto un colpo di stato a Khartoum, in Sudan, arrestando il primo ministro e i principali dirigenti civili del paese. Due anni fa una rivolta del popolo aveva messo fine alla dittatura di Omar al Bashir, e da allora una transizione guidata dai civili e dai militari è in atto, entrati in conflitto da poco. Nella capitale del Sudan si erano svolti dei sit-in per chiedere un regime militare, mentre migliaia di persone avevano manifestato per sostenere il governo di transizione.

Da un’altra parte del mondo Etiopia poi l’aviazione ha condotto dei raid nell’ovest e nel nord del Tigrai, colpendo un campo d’addestramento e un impianto per la produzione di materiali militari gestiti dai ribelli del Fronte popolare di liberazione del Tigrai. Secondo i ribelli, sono stati colpiti un ospedale e una fabbrica tessile. Precedentemente l’aviazione aveva condotto dei raid contro il capoluogo Mekelle.

Il governo colombiano ha annunciato che sono in corso i preparativi per l’estradizione negli Stati Uniti del narcotrafficante Úsuga, noto come Otoniel, in un’operazione militare. Il capo del clan del golfo, controlla circa il 30 per cento della cocaina in uscita dal paese.

In Canada la guardia costiera ha annunciato che l’incendio divampato a bordo della portacontanier cipriota, a sud di Vancouver, è ormai sotto controllo. Il rogo ha prodotto una grande nube tossica e costretto 16 membri dell’equipaggio a lasciare la nave. A bordo c’erano 52 tonnellate di prodotti chimici.

In Uzbekistan sono andati alle urne per le elezioni del presidente, sancendo la rielezione con un’ampia maggioranza del capo dello stato uscente. Nel corso del suo primo mandato Mirziyoyev ha promosso riforme liberali e scarcerato prigionieri politici, attuato politiche repressive e impedito ai suoi avversari di candidarsi.

La polizia ha disperso in Germania 50 simpatizzanti della milizia neonazista Terza via che avevano raggiunto la frontiera con la Polonia per respingere i migranti in arrivo. Gli agenti hanno sequestrato un machete, una baionetta, bastoni e bombolette di spray al peperoncino. Poi il ministro tedesco ha annunciato un rafforzamento dei controlli al confine polacco per fronteggiare l’arrivo di migranti provenienti dalla Bielorussia.