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Giornata mondiale della menopausa: l’epilogo della fertilità

Oggi, 18 Ottobre ricorre la Giornata Mondiale della Menopausa. La Società Internazionale della Menopausa (IMS) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha scelto questa data con lo scopo di far conoscere sempre meglio questo periodo fisiologico e naturale della vita di una donna.

La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico della vita della donna che coincide con il termine della sua fertilità, in genere tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. Per fare chiarezza c’è da dire che il periodo della menopausa si compone generalmente di tre fasi:

  • la perimenopausa è una fase di transizione in cui vi è la diminuzione della produzione ormonale che incide soprattutto sulla regolarità del ciclo mestruale;
  • la menopausa, quella vera e propria, che può causare sintomi come vampate di calore, atrofia muscolare, secchezza vaginale, sudorazione notturna, sonno disturbato e aumento di peso;
  • la postmenopausa in cui i sintomi della menopausa si attenuano, ma si registra un aumento del rischio di malattie come l’osteoporosi e disturbi cardiaci.

Nel periodo in cui le ovaie cessano la loro attività diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti fino allora dalle ovaie.

Quando calano gli estrogeni la donna è più esposta al rischio di alcune malattie serie. Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono:

  • le patologie osteoarticolari;
  • le malattie cardiovascolari. Le donne in genere hanno un rischio cardiovascolare inferiore a quello degli uomini perché gli estrogeni garantiscono una minore quantità di colesterolo nel sangue, ma questo fino a quando non interviene la menopausa. Le malattie cardiovascolari rappresentano, inoltre la principale causa di morte per la donna in menopausa, superando di gran lunga tutte le forme di neoplasie, compreso il cancro della mammella;
  • non va inoltre sottovalutato l’aumento del peso corporeo, il quale rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni.

Oggi, rispetto al passato, le donne affrontano con maggior positività questa fase della loro vita, grazie a diversi strumenti d’aiuto. Uno di questi è certamente la Terapia Ormonale Sostitutiva (TSO), trattamento farmacologico che ha lo scopo di ridurre la sintomatologia legata alla menopausa.

Per molte donne, infatti, un’appropriata terapia ormonale può aumentare la vita media e migliorare la qualità di vita degli anni postmenopausali. Inoltre, in tal modo è possibile rendere prevenibili le patologie cronico-degenerative, le loro complicanze e i tumori.