Ricorre nel primo giorno di ottobre 2021 la Giornata internazionale delle persone anziane.
Questa Giornata celebrata dalle Nazioni Unite, è dedicata agli anziani. Un 1 ottobre dedicato a queste persone e gli effetti che la pandemia ha portato sulla loro qualità di vita.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza afferma:” Gli anziani sono la parte più forte del paese, perchè da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile. Nella Giornata Internazionale delle persone anziane dobbiamo rinnovare il nostro impegno verso di loro, verso la loro forza e la loro fragilità”.
Le persone anziane sono dei “libri viventi”. Sono i nostri saggi, detentori della nostra cultura. Ogni ruga e ogni espressione sono il simbolo della trasformazione della società.
Sin dai primi temi dell’evoluzione dell’uomo , il “vecchio” era indispensabile. Il capo tribù o il capo famiglia era fondamentale per la memoria della specie.
E così di generazione in generazione, di socializzazione in socializzazione si costruiva la memoria sociale. E si costruisce così la cultura di un popolo. Il racconto e le relazioni sono anche un modo per sentirsi sempre vivi.
La pandemia ha però, sfortunatamente, limitato le relazioni e di conseguenza i racconti. Secondo i nuovi dati diffusi della Sorveglianza Passi D’Argento dell’Istituto della Sanità relativi al periodo 2016-2019, la pandemia ha portato e può portare ancor di più un aumento dell’isolamento e di conseguenza anche un peggioramento della qualità di vita della persona anziana. Questo è più probabile per le persone anziane più fragili e con malattie croniche.
Secondo ulteriori analisi, è emerso che in Italia quasi 3 anziani su 4 non prendono parte a momenti di aggregazione, molto importanti per loro. Il rischio di sentirsi soli, abbandonati, è davvero alto.
Tante sono le problematiche a cui sono esposte le persone anziane. In questa giornata ricordiamoci quanto sono importanti e soprattutto quante cose ci hanno donato.