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Teatro Massimo: il pubblico in platea e il coro con la mascherina

Dopo un anno e mezzo l’orchestra in buca è un evento emozionante, riaprono i teatri con molte difficoltà ma anche con altrettante speranze. Il Teatro Massimo ha riaperto al pubblico, con l’allestimento di Calixto Bieito, accogliendo gli spettatori nell’assetto normale. Con le poltrone in platea, con 500 posti distanziati in tutto il teatro, l’orchestra,i solisti e il coro, con la mascherina, sul palcoscenico, luogo dell’azione non più deambulante nello spazio vuoto della sala.

Sarà, un’opera alquanto normale, non più “in forma di concerto”. Ci saranno le vecchie Mercedes dei contrabbandieri.

La regia cambiata per garantire i distanziamenti sociali ed evitare assembramenti in alcune scene di massa. L’opera nell’assetto normale, con i costumi, con l’orchestra in buca e le poltrone in sala.

“Rivedere l’orchestra al suo posto è stato bello, abbiamo risentito il suono come non lo sentivamo più da molto tempo, tutto si riassetta. I fiati sono chiusi dentro strutture di plexiglass che proteggono loro e gli altri professori.”

Tutti, musicisti e cantanti del coro però indossano le mascherine. Tutti gli artisti fanno il tampone ogni 72 ore, cantanti solisti e anche il direttore provano con la mascherina, la tolgono solo loro per gli spettacoli rimanendo comuqnue distanziati e facendo il tampone ogni 24 ore. Il lento ritorno alla normalità passa per degli accorgimenti: i fiati dell’orchestra, gli strumenti che maggiormente disperdono saliva, sono sistemati all’interno di protezioni di plexiglass. L’esigenza di tornare agli standard di una volta c’è ma anche l’esigenza di garantire la sicurezza e la prevenzione di tutti.

” I professori d’orchestra si devono riadattare un’altra volta. È una grande palestra faticosa ma tutti la stanno affrontando con grande energia“.

Almeno la risposta del pubblico è positiva. Con l’invito a tornare all’opera il botteghino va alla grande, la prima è quasi esaurita. Il pubblico è lieto di ritornare a vedere l’opera. Ora bisogna solo sperare per il Green Pass obbligatorio per i dipendenti oltre che per il pubblico.