Erano le 3:45 del 31 agosto 1888 quando in un quartiere popolare della periferia di Londra, a Whitechapel, un carrettiere, Charles Cross, scoprì riverso a terra, in una pozza di sangue, il cadavere di una donna mutilato in diversi punti del corpo. La vittima era Mary Ann Nichols, una prostituta 43enne, identificata come la prima vittima di Jack lo Squartatore.
Questo uccise tutte le sue vittime nell’autunno del 1888, detto appunto l’Autunno del Terrore.
Le vittime riconosciute del più grande serial killer della storia furono cinque, infatti oltre a Nichols ci furono Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e Mary Jane Kelly tutte prostitute della zona Whitechapel. Ma il numero delle vittime ricondotto dagli studiosi al killer variano da quattro a sedici.
Le vittime venivano sgozzate e successivamente l’assassino infieriva sui loro corpi mutilandoli e asportandone organi interni.
Alle morti seguirono anni di indagini che portarono al nulla. L’assassino rimase senza un volto e gli venne attribuito il nome ripreso da una lettera inviata alla Central News Agency, in cui lo scrivente ammetteva di essere l’autore degli omicidi, firmandosi Jack the Ripper.
Tra i sospettati vi furono un avvocato di buona famiglia, un parrucchiere affetto da gravi turbe psichiche, un ex internato di un manicomio e un apprendista chirurgo.
Ancora oggi, dopo tutti questi anni, l’identità di Jack lo Squartatore è uno dei grandi misteri della scienza forense.
Infatti è stato pubblicato sul Journal of Forensic Sciences, uno studio, in cui analizzate le tracce di liquido seminale, afferma di aver identificato Jack lo squartatore in un barbiere polacco che, all’epoca, aveva 23 anni, di nome Aaron Kosminski. Stando allo studio si pensa che il killer avesse un impiego regolare nel quartiere, data la concentrazione degli omicidi nei fine settimana e la zona in cui sono stati rinvenuti i corpi delle vittime.
Altri hanno ipotizzato che si trattasse di un uomo di alta classe borghese, forse un medico, o un aristocratico, che si era stabilito nel quartiere di Whitechapel, zona più adatta dove compiere i suoi crimini.
Si pensa che molti siano stati gli errori nelle analisi giudiziarie, per cui, oggi come oggi, il caso di Jack the Ripper rimane ancora avvolto nel mistero.
Per gli appassionati del brivido a Londra si organizzano tour che ripercorrono gli eventi dell’Autunno del Terrore, visitando i vicoli e i cortili che hanno fatto da scenario a spietati crimini, compiuti dal più famoso killer della storia, mostrando il macabro fascino di Londra.