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Parco archeologico di Pompei: un nuovo ritrovamento

Il Parco archeologico di Pompei continua a regalare emozioni; è di questa mattina il ritrovamento di una stanza con un corpo mummificato.

Si tratta probabilmente di uno schiavo, e la camera con all’interno il corpo parzialmente mummificato, desta ancora tante emozioni.

Parco archeologico di Pompei: ancora un altro ritrovamento, tra mistero e storia

Dunque, il famoso sito archeologico campano, continua a regalare emozioni, così come ha sottolineato soddisfatto il Ministro della cultura.

“Il sito continua a stupire ed è un orgoglio per l’Italia”, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini.

Sicuramente uno degli aspetti che più ha colpito gli archeologi e quanti si occupano dei lavori di scavo, è la presenza di un’iscrizione dalla quale arriva la conferma che nei teatri della colonia romana si recitava anche in lingua greca.

La tomba ritrovata è estremamente particolare, soprattutto perché al suo interno è presente anche una camera per l’inumazione in un periodo in cui nella città i corpi venivano sempre incenerati.

Inoltre, a destare stupore è anche lo stato di conservazione del corpo del defunto, come dicevamo in parte mummificato, ma con dei particolari ancora riconoscibili; tra questi, i capelli bianchi, parte di un orecchio e anche del tessuto che lo avvolgeva. 

”Uno degli scheletri meglio conservati della città antica”, anticipa Zuchtriegel.

Pompei: emerge la tomba di un ex schiavo

La tomba apparteneva ad un liberto, Marcus Venerius Secundio, un tempo custode del Tempio di Venere, ed in seguito sicuramente un Augustale, ossia un membro di un collegio di sacerdoti del culto imperiale.

Si tratta di un ex schiavo, che una volta ottenuta una certa agiatezza e stabilità economica, poteva permettersi una tomba in uno dei luoghi maggiormente prestigiosi del sito archeologico.

Il ritrovamento di oggi sottolinea quanto il Parco archeologico di Pompei sia ancora vivo, oggi più che mai, con ritrovamenti che lasciano senza fiato.

A tal proposito è opportuno ricordare che il Pompei è tra i più grandi per estensione e ricchezze di carattere artistico ed archeologico d’Italia; l’importanza storica del sito si sviluppa sin dal tempo degli Opici ed Osci nel IX a.C. fino alla civiltà romana, per poi estendersi lungo le fasi greco-etrusca e sannitica.

Anche la storia moderna regala numerose emozioni, proprio con ritrovamenti come quello di oggi.

Come detto inizialmente, si tratta di una straordinaria scoperta, riportata alla luce grazie ad una campagna di scavi condotta insieme con l’Università Europea di Valencia.  

Un ritrovamento di grande valenza storico – culturale, sul quale è al lavoro un team interdisciplinare di esperti.

Un altro tassello si aggiunge all’infinita bellezza e grandezza di Pompei.