No alle mascherine in tessuto!
È quanto emerge da diversi studi scientifici effettuati negli ultimi mesi.
È risaputo che anche coloro che hanno inoculato le due dosi previste del vaccino anti-Covid-19, hanno l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici, e in Campania anche all’aperto, fino al prossimo 31 agosto.
Mascherine in tessuto: pro e contro
Ciò che è emerso negli ultimi tempi è che le mascherine di cotone, le cosiddette mascherine “fai da te”, non vanno bene, poiché non proteggono abbastanza.
Nonostante la bellezza, i colori sgargianti, la varietà di stampe e materiali, risultano non del tutto conformi alle norme Covid-19 vigenti nel nostro Paese.
In alcuni paesi infatti, esse sono state vietate, a favore della FFP2 che invece, garantisce una migliore tenuta e un filtro più efficace.
Anche il Ministero della salute si è espresso a tal proposito, proponendo una serie di requisiti che ne consentirebbero l’utilizzo, solo in alcune situazioni.
Le mascherine in tessuto, spesso considerate una sottocategoria rispetto a quelle tradizionali, ma se ben concepite, possono essere indossate, anche se non proteggono come dovrebbero.
In tal senso, è sconsigliato indossarne una in tessuto quando si va al supermercato, ma potrebbe essere una soluzione efficace e relativamente più comoda (soprattutto durante i mesi estivi) quando si passeggia all’aperto e si riesce a mantenere il giusto distanziamento.
Mascherina in tessuto: si respira meglio e si riduce l’impatto sull’ambiente
Le mascherine di stoffa, in cotone o poliestere, non mettono d’accordo tutti, ed infatti cresce il fronte di coloro che vorrebbero se ne vietasse l’uso, come successo in Francia, ad esempio.
Tuttavia, nonostante gli elementi a sfavore, i test effettuati in laboratorio, emerge che la capacità filtrante delle mascherine in tessuto, è circa del 70%, quindi mediamente buona, se utilizzate con rigore e tenendo conto delle varie situazioni e/o aspetti.
Diciamo anche che esse sono molto somiglianti alle cosiddette chirurgiche, che però secondo gli esperti, danno una maggiore protezione e dunque affidabilità, grazie alle proprietà filtranti.
Sicuramente la funzionalità di una mascherina dipende da vari fattori; tra questi la compattezza del tessuto, dal numero di strati sovrapposti e da alcuni dettagli costruttivi.
Ricordiamo inoltre che le mascherine sono monouso, e quindi dovrebbero essere sostituite più volte o utilizzate massimo due volte.
Un altro aspetto da valutare è l’aderenza: l’efficacia delle mascherine, che siano in tessuto o FFP2, dipende anche dal modo in cui si indossano (spesso i lacci si allentano) e da quanto sono aderenti al viso.
Inoltre, un altro elemento da non sottovalutare è quello ambientale; scegliendo le mascherine fai da te, si inquina meno, poiché l’impatto sull’ambiente è minore, essendo più semplici da smaltire.
Quindi, indipendentemente dalla scelta per la quale si opta, bisogna tener conto di diversi fattori, compatibilmente con abitudini e stile di vita.