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Barbara Streisand torna con un nuovo album in uscita il 6 agosto

Barbara Streisand “rispolvera” i suoi progetti e i suoi ricordi per dare vita al suo nuovo album: ‘Release Me 2’ che uscirà il 6 agosto e nel frattempo apre le porte della sua casa a Zane Lowe di Apple Music per una conversazione a tutto tondo sulla sua carriera e sull’autobiografia alla quale sta lavorando. Il nuovo album è una collezione di dieci performance inedite registrate in studio e in cui duetta anche con il personaggio dei Muppet, Kermit la rana (Rainbow Connection), Willie Nelson (I’d Want It To Be You) e Barry Gibb (If Only You Were Mine).

Brani che sembrano promettenti nello stile e nel sapore della Barbara a cui siamo abituati.

Da NewYork risponde a varie domande in merito al suo nuovo progetto e al suo passato.

“Non posso controllare la vita in generale. Posso controllare il mio lavoro – dice nell’intervista -. Quando credi nella verità e nel potere del vero, non puoi sopportare le bugie. Questo era il momento di andare a ripescare nella cassaforte cose che non avevo ancora pubblicato. Credo nel fato e nel destino e credo nel potere della volontà. Ad esempio, qualcuno mi ha chiesto, ‘come fai a tenere una nota così a lungo?’ e io ho risposto, ‘perché lo voglio'”.

La Streisand, 79 anni, ha parlato anche di come ha affrontato l’isolamento forzato da Covid e ha spiegato che ha usato il tempo per far cose che non riusciva a fare, come ad esempio completare il suo libro al quale lavorava da anni. “Mi sono goduta quel tempo – ha detto in riferimento al periodo di quarantena -. Mi sono goduta il fatto di non dover andare da nessuna parte”. Riguardo al libro ha detto che ha iniziato a scriverlo anni fa a mano ed ha aiutato tenere dei diari, ben 25. La cantante e attrice ha detto anche che tra i social media ama Twitter perché è istantaneo e si parla delle cose che succedono al momento. Ha anche sottolineato che lei stessa scrive i post, nessuno lo fa per lei. Oltre ai social media ama anche leggere quotidianamente il New York Times e il Washington Post ed è assolutamente contro le bugie, “bisogna credere nel potere della verità” – ha detto. Ha spiegato inoltre che non vuole una biopic su di lei perché sarebbe noiosa e non vede a chi potrebbe interessare e ha aggiunto che non ha più bisogno di esibirsi in pubblico e che non ama ciò che ruota intorno agli spettacoli, vorrebbe solo sedersi su uno sgabello e cantare senza preoccuparsi di altro.

Nell’intervista la Streisand ha fatto anche un salto indietro nella sua infanzia, ha ricordato che voleva essere la migliore. Prima di capire che poteva essere la migliore cantando, voleva essere un’attrice. Scelse di cantare perché non riuscì subito con la recitazione. Tuttavia il suo successo da cantante le ha aperto anche le porte del cinema.

Barbara Streisand, cantautrice poliedrica ha sempreverde vantato una carriera artistica straordinaria ed ora torna più consapevole e grintosa che mai.  Un album sognato e desiderato,  in uscita domani.