Il 22 luglio 1894 avvenne quella che può essere considerata, a giusto titolo, la prima vera gara automobilistica della storia, la Parigi-Rouen 1894.
Il 19 dicembre 1893 sul Petit Journal venne preannunciata l’intenzione di organizzare un grande “concorso per vetture senza cavalli” nel 1984.
Lo scopo del concorso era quello di pubblicizzare i nuovi mezzi, detti locomobili, che in futuro erano destinati a sostituire i cavalli, incentivando il progresso.
Nel numero successivo del giornale venne pubblicato il regolamento della gara. In questo si stabiliva che il veicolo vincitore del primo premio sarebbe stato deciso da una giuria in base alla sua aderenza a requisiti quali non pericolosità, maneggevolezza e costare il meno possibile nell’impiego su strada.
Per essere ammessi al concorso occorreva sottoporsi ad una prova preliminare durante la quale il concorrente doveva riuscire a percorrere una cinquantina di chilometri in non più di quattro ore.
Al concorso furono ammessi veicoli di ogni nazionalità.
Il montepremi della gara ammontava a 10.000 franchi-oro.
Per la prima gara automobilistica della storia si scelse come percorso Parigi-Mantes-Rouen di 126 km.
La gara inizialmente era prevista per il primo giugno, ma poi venne rimandata al 7 giugno per consentire al patron Marinoni di essere presente. La gara però, venne rimandata ulteriormente in quanto gran parte dei concorrenti non aveva ancora i veicoli pronti per gareggiare e la manifestazione slittò al 22 luglio 1894.
Solo veicolo italiano iscritto, il triciclo elettrico costruito a Castelnuovo di Garfagnana nello stabilimento tessile del conte Giuseppe Carli, non partecipò in quanto non venne spedito in tempo.
Su 102 macchine iscritte, solo 21 si qualificarono per partecipare alla gara.
I primi premi assegnati furono:
- 1°premio (franchi-oro 5.000) a pari merito a Panhard & Levassor di Ivry (Seine) e a Peugeot (Les Fils de Peugeot Frères) di Valentigny (Doubs).
- 2° premio (franchi-oro 2.000) a De Dion-Bouton & Cie per il loro interessante trattore a vapore che tira una carrozza come un cavallo e sviluppa, mediante un potente motore, una velocità assolutamente senza confronti, in particolare in salita.
- 3° premio (franchi-oro 1.000) assegnato a pari merito a Vacheron di Phades (Ardennes) e a Le Brun di Rouen, per i loro veicoli dotati di motore Daimler;
- 5°premio (franchi-oro 500) ad Emile Roger; premio di consolazione (franchi-oro 500, offerti dal sig. Dupuy) assegnato a J. Scotte;
- medaglia ricordo assegnata a Roger De Montais per il suo triciclo a vapore.
Commentando la Parigi-Rouen 1894, il redattore di una rivista parigina scrisse: “senza realizzare ancora il sogno del turista o dell’uomo d’affari, la vettura a benzina è ormai entrata nell’uso pratico: gli apparecchi si perfezionano ogni giorno di più grazie alle lezioni dell’esperienza, gli inconvenienti si riducono o spariscono, i meccanismi si semplificano, ed essa raggiungerà ben presto la perfezione di cui è suscettibile”.