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La globalizzazione non è la principale causa di bassa inflazione

La globalizzazione ha avuto solo un piccolo ruolo da svolgere nel sopprimere l’inflazione nelle economie sviluppate, compresa l’area dell’euro, ha affermato la Banca centrale europea.

I ricercatori della BCE hanno scoperto che mentre l’integrazione commerciale aumentava, una più ampia partecipazione alle catene del valore erano legate ad una minore inflazione persistente. L’impatto è stato diverso per beni e servizi, con “il settore manifatturiero più esposto a forze disinflazionistiche rispetto al settore dei servizi” ha affermato la BCE.

La globalizzazione ha avuto un piccolo ruolo per sopprimere l’inflazione economica

La questione è fondamentale per i decisori politici, che stanno cercando di capire perché le pressioni sui prezzi sono rimaste così deboli nelle economie avanzate dopo la crisi finanziaria globale, nonostante i massicci stimoli monetari, compresi i tassi di interesse ai minimi storici e l’allentamento quantitativo.

Ad alimentare anche le preoccupazioni che un ritiro nella globalizzazione – dal crescente protezionismo, dalla digitalizzazione e dalle tendenze guidate dalla pandemia – potrebbe scatenare pressioni inflazionistiche che costringono le banche centrali a inasprire la politica.

La BCE, che sta anche studiando la globalizzazione nell’ambito della sua revisione della strategia ad ampio raggio, ha rilevato che le forze interne svolgono ancora un ruolo più importante nella dinamica dei prezzi.

“La globalizzazione non sembra essere un fattore determinante della sincronizzazione e del calo dei tassi di inflazione osservati nelle economie avanzate“, ha affermato martedì. “Guardando al futuro, un’inversione – o un ulteriore rallentamento – delle tendenze della globalizzazione potrebbe fornire solo un limitato vantaggio per le tendenze dell’inflazione“.

Le tendenze comuni dell’inflazione negli ultimi decenni sono meglio spiegate dall’esposizione a shock comuni, ha affermato. Questi includono le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, i cambiamenti nei regimi di politica monetaria e i cambiamenti nella struttura dell’economia che influenzano i meccanismi di determinazione dei salari e dei prezzi.

“La globalizzazione è a un bivio“, ha affermato la Bce. Ma mentre la pandemia potrebbe accelerare le tendenze attuali, “Sembra prematuro trarre conclusioni definitive sulle conseguenze per la globalizzazione e l’inflazione”.