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Rimesse familiari, una giornata davvero importante

La Giornata internazionale delle rimesse familiari sarà il 16 giugno  in tutto il mondo per riconoscere i contributi critici dei migranti a sostegno delle loro famiglie.

Le rimesse familiari hanno un impatto enorme nei paesi in via di sviluppo.

Le rimesse familiari sono trasferimenti di denaro effettuati da persone che vivono all’estero ai familiari nel loro paese d’origine. Questi trasferimenti hanno un impatto enorme nei paesi in via di sviluppo come uno dei maggiori afflussi finanziari, in concorrenza solo con gli aiuti internazionali.

La giornata mondiale delle rimesse familiari, una giornata a cui dare la giusta importanza

Il Consiglio direttivo delle Nazioni Unite ha proclamato il 16 giugno giornata internazionale delle rimesse familiari durante una sessione a Roma nel febbraio 2015.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, ogni anno vengono trasferiti oltre 500 miliardi di dollari tra i membri della famiglia attraverso i confini nazionali di tutto il mondo. Queste rimesse offrono opportunità per l’istruzione, il cibo, la salute e l’alloggio per i destinatari.

I cartelli che pubblicizzano società di trasferimento di denaro sono visibili per le strade di tutto il mondo, dalle città cosmopolite ai piccoli villaggi rurali oltre a un gran numero di servizi di trasferimento online.

La risoluzione dell’ONU riconosce i contributi critici dei migranti nel sostenere le loro famiglie che vivono in Stati fragili e in tempi di crisi.

Il covid collegato alla tematica

Nell’aprile 2020, la Banca Mondiale ha previsto che, a causa della pandemia, le rimesse globali, il denaro che i migranti inviano ai familiari a casa, diminuirà di circa il 20%. Questo è stato uno dei cali previsti più ripidi della storia. Per fare un confronto, durante la Grande Recessione del 2008-2009, le rimesse globali sono diminuite di circa il 6%. A un anno dalla pandemia, tuttavia, le rimesse si sono dimostrate resilienti.

Secondo l’ultimo rapporto della Banca Mondiale pubblicato il 12 maggio 2021, rispetto al 2019 – le rimesse fluisce verso i paesi a reddito medio (LMIC) più bassi nel 2020 sono diminuite dell’1,6%. In effetti, a causa del calo degli investimenti esteri diretti, i flussi di rimessa verso l’LMIC, esclusa la Cina, hanno persino superato il totale complessivo degli investimenti esteri diretti e dell’assistenza ufficiale allo sviluppo. I pacchetti di stimolo fiscale nelle economie che ricevono migranti, la crescente domanda di manodopera migrante nell’edilizia e nell’agricoltura e il desiderio dei migranti di aiutare la famiglia a tornare a casa hanno aiutato i flussi di rimessa a sfidare le previsioni. Tuttavia, la media mondiale appena citata maschera importanti differenze regionali.

Mentre gli afflussi di rimesse verso l’America Latina e i Caraibi sono aumentati del 6,5%, ad esempio, gli afflussi di rimesse verso l’Europa e l’Asia centrale e l’Africa sub-sahariana sono diminuiti rispettivamente di circa il 9,7% e del 12,5%.