Un altro caso di violenza sulle donne: una quarantaduenne è stata ricoverata in gravi condizioni dopo essere stata ripetutamente colpita al capo con un tubo metallico dal compagno di 47 anni.
L’uomo avrebbe colpito ripetutamente la testa della compagna con un tubo di metallo in presenza della figlia adolescente della donna.
Secondo le ricostruzioni, la coppia, al rientro di lui dopo un soggiorno a Napoli, avrebbe avuto un’accesa discussione sfociata in terrore.
Dopo l’aggressione, la donna è riuscita a scappare di casa e i vicini, allarmati dalle urla della donna e alla vista del sangue, hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Dunque un altro caso di violenza, ancora una volta una donna vittima di violenza inaudita.
L’aggressore della donna di Lecco è stato portato in caserma in attesa delle decisioni del magistrato.
Nonostante ci siano molte persone a sostegno di questa grave situazione, questo è l’ennesimo caso di aggressione e di violenza sulle donne.
Durante il periodo di lockdown i casi violenza domestica e di femminicidio sono aumentati, appunto perché le donne sono costrette a stare in casa con uomini violenti.
In Italia circa il 30% della popolazione femminile dai 16 ai 70 anni subisce o ha subito violenza fisica, intesa sia come stupro che come percosse, e verbali.
La restante parte delle donne hanno subito una violenza da parte di uomini non partner, ossia da estranei e da persone conosciute come conoscenti, amici, parenti e colleghi di lavoro.
In Italia, ma anche in altri Paesi, la violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani.
La donna ferita gravemente a Lecco, è stata aggredita davanti agli occhi della figlia adolescente.
Ricordiamo che in Italia, a sostegno delle donne maltrattate esiste un numero telefonico che provvede ad aiutare le donne e a farle uscire da queste situazioni difficili.