29 Maggio 1940: una data che resterà indelebile nella storia del ciclismo italiano. Il Campionissimo si fece conoscere al mondo dello sport in tutta la sua grandezza, segnando la prima di tante imprese leggendarie che lo hanno consacrato come il più grande ciclista di tutti i tempi.
Professionista da appena un anno, Coppi fece il suo esordio al Giro nelle vesti di gregario del suo capitano Gino Bartali, grande favorito alla vigilia della corsa.
Il ciclista piemontese dovrebbe limitarsi ad aiutare il suo capitano, ma sin dalle prime tappe si ritrova davanti, complice anche un imprevisto capitato a Bartali, costretto a perdere diversi minuti per una caduta causata da un cane che gli taglia la strada.
Con il suo capitano ormai attardato irrimediabilmente in classifica e fuorigioco per la vittoria finale, il Campionissimo ha così via libera per coltivare le sue ambizioni di vittoria finale. Ci prova una prima volta nella tappa Arezzo-Firenze, ma il suo attacco in salite non sortisce gli effetti sperati, in quanto viene ripreso a pochi km dal traguardo finale. Ma è solo l’antipasto di quello che sarebbe accaduto due giorni dopo, in quello che è a tutti gli effetti l’inizio della leggenda di Fausto Coppi.
Il 29 Maggio il giro prevede la tappa Firenze-Modena, frazione di 184 km che si snoda nell’Appennino tosco-emiliano, con ben 4 salite. Sulla penultima ascesa, quella dell’Abetone, il Campionissimo raggiunge il fuggitivo di giornata Ezio Checchi, e sotto il diluvio si rende autore di una fuga di circa 100 km, che gli consente di vincere la frazione con quasi quattro minuti di vantaggio sugli inseguitori, che gli consente così di indossare per la prima volta il simbolo del primato.
Nelle tappe successive sarà poi Gino Bartali a mettersi a disposizione di Coppi, con lo splendido attacco in coppia nella tappa con arrivo ad Ortisei, che di fatto sancì il successo finale di Coppi. Trionfo che fu poi ufficiale con l’arrivo a Milano il 9 Giugno, giorno in cui Fausto Coppi entrò di diritto tra i più grandi di questo bellissimo sport. La carriera del Campionissimo conobbe poi tante vittorie per più di dieci anni, ma nella mente e nel cuore di tutti resterà quella prima grande impresa in un giorno piovo di fine maggio, quando il mondo scoprì chi era Fausto Coppi.