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Il governo dà il via libera ai matrimoni, ma con le dovute restrizioni

Dopo aver diffuso il protocollo nella regione Campania, il governo ha annunciato la ripartenza dei matrimoni su territorio nazionale, purché questi avvengano nel rispetto delle restrizioni.

Mediante l’uso della cosiddetta certificazione verde, a partire dal 15 giugno, sarà possibile avviare e partecipare a cerimonie organizzate dopo celebrazioni civili e religiose.

Il decreto sui matrimoni di Mario Draghi

Il decreto, siglato dal presidente del consiglio Mario Draghi, ha reso pubblica la notizia che annuncia il ritorno dei festeggiamenti seguenti unioni civili o sacre.

Ogni punto del protocollo è mirato ad una riapertura in tutta sicurezza dei locali in cui, usualmente, si svolgono i ricevimenti, alla fine di un rito matrimoniale.

I punti del protocollo: le restrizioni

Ogni ristorante o struttura dovrà disporre di un addetto per la sala e un altro per la cucina. Questi avranno il compito di controllare che tutte le norme igieniche e di tutela siano applicate.

L’ASL e il comune territoriale competente riceveranno il nominativo di coloro che svolgeranno tali mansioni, con netto anticipo. Questo il punto primo dell’elenco presente all’interno del documento.

L’assistenza sanitaria e il territorio pertinente dovranno, inoltre, conoscere le feste calendarizzate, almeno sette giorni prima degli avvenimenti. Similarmente, agli enti sarà anche comunicata la modalità in cui saranno prese le disposizioni volte a prevenire la diffusione dei germi e del virus.

Altri punti riguardano l’adozione di regole finalizzate ad evitare la creazione di assembramenti dentro e fuori il locale e la misurazione della febbre: la temperatura dovrà essere al di sotto dei 35 gradi. All’ingresso, saranno svolte le operazioni necessarie all’accertamento che tutti gli invitati non abbiano contratto l’influenza.

Fra i partecipanti all’evento, la distanza deve corrispondere ad almeno un metro, all’aperto, mentre i tavoli, all’interno, saranno posizionati in modo da poter coprire fra loro una distanza di un metro e 50. La distanza fra un tavolo e l’altro sarà ridotta solo nel caso in cui si disponga di un card vaccinale o di altra certificazione inerente al vaccino.

Sposi e partecipanti dovranno effettuare un tampone 48 ore prima dell’evento, con lo scopo di assicurarsi che non vi siano positivi. Il personale di servizio indosserà, obbligatoriamente, la mascherina e deve costantemente igienizzarsi le mani.

È imperativo arieggiare le strutture, lasciando finestre e porte aperte. Per quanto concerne i condizionatori, non sarà possibile attivare la modalità di ricircolo dell’aria.